Angelo Vassallo, intervista al fratello Dario: vogliamo la verità

Pubblicato il 26 Luglio 2016 alle 10:59 Autore: Redazione
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Omicidio di Angelo Vassallo, il fratello Dario: “qualche depistaggio, ma vogliamo la verità”

Sono emerse, in queste ore, nuove importanti novità sull’inchiesta riguardante la morte di Angelo Vassallo, il compianto primo cittadino di Pollica (in provincia di Salerno) ucciso nella notte del 5 settembre del 2010.

Nove colpi di pistola freddarono, mentre stava rientrando in casa, il “Sindaco Pescatore”. Da quel momento, la sua famiglia ha sempre cercato di trovare delle risposte, di fare chiarezza su una vicenda che per molti aspetti resta ancora oscura.

Chi era Angelo Vassallo

Angelo Vassallo è stato eletto per tre mandati (e si stava preparando per il quarto) come Sindaco di Pollica. Per le sue origini e per il suo lavoro, veniva denominato il “Sindaco Pescatore”. Proprio con il suo lavoro, Vassallo aveva maturato una forte sensibilità verso la tutela dell’ambiente, convinto che solo grazie a questo si potesse realizzare uno sviluppo sostenibile.

Dotato di una grande integrità morale, dalle sue denunce, presentate da consigliere provinciale, presero il via alcune inchieste, tra cui Ghost Road (strade fantasma), indagine nella quale è emerso come alcuni lavori finanziati dalla Provincia di Salerno non venissero poi realmente effettuati.

Angelo Vassallo: le novità sull’omicidio

In tutto questo periodo, un unico filone d’inchiesta ha caratterizzato le indagini sull’omicidio di Angelo Vassallo: lo spaccio di droga. Dubbi per gli inquirenti che la pista da seguire dovesse essere proprio questa non ve ne sono mai stati. Il sindaco-pescatore, infatti, denunciò un traffico di stupefacenti.

Ora è emerso che dietro la morte di Vassallo potrebbe celarsi la ‘Ndrangheta calabrese, in particolar modo la cosca Muto, che secondo gli inquirenti gestiva il traffico illecito denunciato dall’allora sindaco di Pollica.

In queste ore, per termometropolitico.it abbiamo ascoltato in merito le considerazioni del fratello Dario Vassallo: “Le piste battute dagli inquirenti in questi anni, sono state e, sono molteplici e una non esclude l’altra complicando molte le cose per chi da anni si dedica a questo caso. Poi alcuni “personaggi” hanno dichiarato e verbalizzato “cose” che hanno depistato le indagini determinando un’ulteriore perdita di tempo e risorse. Un giorno, non lontano dovranno dare spiegazioni ai magistrati. Personalmente e, a nome di mio fratello Massimo e di tutta la fondazione ringraziamo la Dottoressa Rosa Volpe e tutte le forze dell’ordine, in primis L’arma dei carabinieri che durante questi 6 anni con tenacia non hanno mai abbassato la guardia”.

Dario, attualmente presiede la Fondazione Angelo Vassallo – Sindaco Pescatore, la cui nascita è stata voluta dalla famiglia, per portare avanti gli ideali perseguiti da Angelo. Con il loro impegno è stato possibile, tra l’altro, dare vita al libro “Il Sindaco Pescatore” da cui ha preso spunto l’omonima fiction di Rai Uno interpretata da Sergio Castellitto.

Giacomo Tortoriello

L'autore: Redazione

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