Terremoto: Chicco Mentana lo smonta bufale

Pubblicato il 26 Agosto 2016 alle 16:13 Autore: Guglielmo Sano
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Terremoto: Chicco Mentana lo smonta bufale

A volte non si tratta soltanto di dare la notizia, a volte è più importante dire cosa è e cosa non è una notizia. Non ha bisogno di presentazioni Enrico Mentana. Il suo stile può piacere o non piacere, fatto sta che il celebre giornalista nei suoi ormai celebri post, spesso, colpisce nel segno. Sono ore drammatiche per il Belpaese, alle prese con l’immane tragedia che ha colpito vaste zone del Centro. Purtroppo, gli italiani ne hanno esperienza, tra le macerie di un terremoto si incontrano sempre soccorritori e sciacalli ma anche sul web, in occasione di eventi del genere, la situazione è la stessa. Ora, la questione è semplice, tanto quanto l’appello di Mentana. La bufala è altrettanto semplice, quanto inesatta e capziosa, come farebbe altrimenti a fare presa; non sarebbe una bufala, sarebbe un fatto, una notizia, dunque, complicata e sfaccettata ma significativamente inappellabile.

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Ciò di cui si parla: i media italiani hanno abbassato la magnitudo degli ultimi gravi terremoti che hanno colpito il paese per non far pagare i risarcimenti allo Stato ma agli enti locali. In realtà, si crea – probabilmente, in malafede – confusione tra “intensità” (valore in base a cui si concedono i risarcimenti) di un terremoto nelle varie zone colpite e “magnitudo” (non c’entra con i risarcimenti) di un sisma.

Terremoto: Chicco Mentana lo smonta bufale

Di seguito il testo integrale del post pubblicato da Enrico Mentana poche ore fa su Facebook. Mostrata la falsità della crudele insinuazione (era stata già abbondantemente smontata come si può notare cliccando sui link che lui stesso riporta), il giornalista di La7 si appella, e noi con lui, alla ragionevolezza di tutti:

Tanti mi chiedono perché prendo così di petto gli avvelenatori del web: che male ti fanno? Fanno male a tutti, nel momento in cui un intero paese vive ore difficili. Prendiamo quello che è l’esempio più evidente, che tutti abbiamo incrociato: quell’enorme fesseria secondo cui l’intensità del terremoto sarebbe stata limata ad arte dal nostro istituto di geofisica per permettere allo stato di non pagare i danni. Avete presente, vero? Il solito testo virale, di cui a volta a volta Tizio o Caio si assume la paternità, come fosse una scoperta da lui fatta personalmente, con un testo base che è più o meno questo: “Mi sono accorto di una cosa. Mentre facevo zapping sono finito sul canale 141 , c’è la rete Allnews francese e nel serpentone c’è scritto terremoto 6.2. Li per lì non ci ho fatto caso, ma guardando una rassegna delle TV straniere e stampa, tutti scrivono 6.2 . Mentre le TV italiane e istituto di geofisica scrivono e parlano di magnitudo 6.0. Ho guardato il sito della geofisica europea e lì scrivono 6.2. A pensar male si fa peccato ecc, ma sono andato a guardare anche la legge voluta da Monti per il terremoto dell’Emilia. Se un terremoto supera il 6.1 i danni li paga lo stato se non li supera li pagano gli enti locali…….. A voi le conclusioni!”.

Ecco, le conclusioni le traggo io: nelle prime ore di una tragedia che ha cancellato centinaia di vite umane c’è gente che invece di prendere a cuore la sorte di un pezzo del paese pensa bene di avvelenare i pozzi, confezionando bufale che creano sconcerto, diffidenza, avversione, sfiducia e odio sociale, nel momento che dovrebbe essere della solidarietà.

Qualcuno ora salterà su: non è vero che è una bufala! Lo è, ve l’assicuro, ed è pure peggio. Emerge infatti periodicamente dopo ogni sisma.

La prova? Eccola: quattro anni fa il link di un articolo che faceva a pezzi lo stesso fattoide. Non solo, ma in quella stessa occasione una figura non certo ignota alla militanza del web spiegava che la stessa bufala era emersa già nel 2009.

Ecco lo chiedo alle persone vere, con nome e cognome, che usano il web per informarsi e comunicare, per condividere e unire: ma che virus mai è questo?

L'autore: Guglielmo Sano

Nato nel 1989 a Palermo, si laurea in Filosofia della conoscenza e della comunicazione per poi proseguire i suoi studi in Scienze filosofiche a Bologna. Giornalista pubblicista dal 2018 (Odg Sicilia), si occupa principalmente di politica e attualità
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