Olimpiadi Roma, in che cosa consiste il piano B

Pubblicato il 29 Agosto 2016 alle 17:00 Autore: Ilaria Porrone
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Olimpiadi Roma, in che cosa consiste il piano B

Roma ritirerà la candidatura ad ospitare le Olimpiadi. L’intenzione dell’amministrazione di Virginia Raggi di non sostenere il progetto del Coni sembra essere ormai chiara e il no alle Olimpiadi potrebbe arrivare nei prossimi giorni. L’amministrazione sarebbe intenzionata a stringere sui tempi dell’annuncio, che dovrebbe arrivare dopo l’incontro del sindaco con gli atleti paralimpici in partenza per Rio, avvenuto questa mattina in Campidoglio.

Le intenzioni della Raggi sembravano essere già chiare dopo la decisione del Comune di non mandare a Rio nessuna delegazione. Una decisione in linea con gli annunci della campagna elettorale del sindaco del M5s, che aveva più volte chiarito che “Roma ha altre priorità”. Una linea condivisa dal direttorio e dalla base del Movimento.

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Olimpiadi Roma, il Coni prepara il piano B

Il comitato olimpico avrebbe però un piano B se la Raggi optasse per il no alle Olimpiadi, quello di condizionare la trattativa bypassando l’ok della giunta capitolina. Secondo il Coni sarebbe sufficiente il sì del governo, rinforzato dal coinvolgimento di altre dodici città. Il calcio si giocherebbe negli stadi di Milano e altri centri, mentre Cagliari sarebbe coinvolta per la vela.

Una situazione molto complessa, che potrebbe però slittare alla metà di settembre, data dell’incontro tra Virginia Raggi e Giovanni Malagò. E il presidente del Coni potrebbe fare un ragionamento molto semplice, legato alla principale preoccupazione dell’amministrazione: i costi. Roma fino ad ora non ha speso un euro, perché tutto è stato a carico del comitato promotore finanziato dal governo, se la Capitale dovesse strappare la nomina il 13 settembre 2017, arriveranno 1,6 miliardi di dollari.

Nel caso di un cambio di rotta, il sindaco si troverebbe però di fronte ad un nuovo problema: il Movimento. Gli attivisti del M5S non proprio noti per indulgenza quando si tratta di mediare sui principi, e il ‘no alle olimpiadi’ è stato proprio uno dei cardini su cui si è incentrata la campagna elettorale che ha visto Virginia Raggi salire in Campidoglio.

L'autore: Ilaria Porrone

Classe 1987, vive a Roma. Laureata in Relazioni Internazionali presso l’Università di Roma Tre. Appassionata di storia e comunicazione politica, nel tempo libero è una volontaria della ONG Emergency. Collabora con Termometro Politico dal 2014. Su twitter è @IlariaPorrone
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