Sondaggi USA 2016, Presidenziali: la situazione al 27 settembre

Pubblicato il 27 Settembre 2016 alle 10:22 Autore: Emanuele Vena
Donald Trump

Sondaggi USA 2016, Presidenziali: la situazione al 27 settembre

Una grande settimana per Donald Trump, 7 giorni da dimenticare per Hillary Clinton. Si può riassumere così il trend degli ultimi sondaggi USA 2016, che vedono l’ex first lady sempre più in difficoltà nell’arginare il recupero del tycoon repubblicano.

Innanzitutto una premessa: l’analisi dei sondaggi abbraccia – al solito – le variazioni di rilievo occorse nell’ultima settimana ma (e la precisazione è d’obbligo) non prende in considerazione il primo duello tv andato in scena poche ore fa, in quanto ovviamente sarebbe ancora troppo prematuro valutare gli effetti sul piano delle rilevazioni demoscopiche. Ecco perché il trend dei sondaggi può risultare in controtendenza rispetto ad un duello tv che, secondo la gran parte degli opinionisti, ha visto l’ex first lady prevalere nettamente.

Sondaggi USA 2016, Presidenziali: Trump sale ancora

Detto ciò, i freddi numeri dell’ultima settimana risultano a dir poco inquietanti per la Clinton in diversi swing states, ovvero gli Stati in bilico che potrebbero decidere le elezioni USA 2016. Il miliardario newyorkese conferma un comodo vantaggio in Arizona, Georgia e Missouri ma, soprattutto, rimette in discussione due Stati molto importanti per la Clinton, cioè Colorado e Pennsylvania.

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Per quanto riguarda il Colorado, l’ultima rilevazione della CNN vede Trump addirittura avanti di un punto, in controtendenza rispetto alla gran parte dei sondaggi degli ultimi mesi. A tranquillizzare parzialmente la Clinton c’è la rilevazione dell’altrettanto affidabile Quinnipiac, che vede l’ex first lady avanti di 2 punti; tuttavia, il distacco è decisamente inferiore agli 8 punti registrati dallo stesso istituto circa 40 giorni prima.

Ma a terrorizzare la Clinton è soprattutto la Pennsylvania, con la sua massiccia dote di ben 20 Grandi Elettori. L’ex first lady – e in generale i dem – hanno puntato molte delle loro fiches sullo Stato, come dimostrato dalla scelta di Philadelphia quale sede della Convention nazionale del partito. E per diverse settimane i sondaggi hanno dato ragione alla Clinton, stimata con un vantaggio abbastanza rassicurante. Tuttavia, le ultime rilevazioni di Muhlenberg e CNN evidenziano un gap ormai ridotto ad una manciata di punti, un distacco tale da far rientrare la Pennsylvania nella cerchia degli Stati in bilico.

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Nelle scorse settimane l’emblema della risalita di Trump erano soprattutto i dati relativi al Nevada. Ed ora, dopo settimane di rincorsa, nello Stato il tycoon sembra aver operato il sorpasso, con l’ultima rilevazione di Fox News che gli assegna un vantaggio sulla Clinton di addirittura 3 punti. A sorridere a Trump sembrano essere anche Ohio e North Carolina, altri Stati in cui il candidato GOP sarebbe avanti di una manciata di voti. Più consistente sta diventando invece il suo vantaggio in Iowa, che con questo trend sembra orientato ad uscire dalla cerchia degli swing states più stretti.

La trincea della Clinton prende le sembianze principalmente di New Hampshire, Virginia e Wisconsin, Stati in cui l’ex first lady riesce a frenare l’emorragia ed a mantenere un vantaggio ad oggi abbastanza rassicurante. Ma può bastare?

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La mappa elettorale aggiornata vede ora l’ex first lady accreditata di 243 Grandi Elettori – tra safe states e Stati probabilmente dem – ben 27 in meno rispetto al “numero magico” necessario per conquistare la Casa Bianca. La Clinton infatti paga la “perdita” dei 29 Grandi Elettori di Colorado e Pennsylvania, Stati tornati in bilico e quindi diventati di color “grigio”, ad indicarne la situazione di assoluto equilibrio. Tuttavia, proprio in quanto “grigi” tali Grandi Elettori non sono da ritenere appannaggio di Trump, che infatti rispetto alla settimana scorsa guadagna “appena” 6 Grandi Elettori, rappresentati da un Iowa a tinte sempre più “rosse”.

In conclusione: la Clinton, pur in difficoltà, resta tendenzialmente avanti. Ma Trump è in risalita e, soprattutto, ad aumentare considerevolmente è il numero di Grandi Elettori assolutamente in bilico: ora sono 97, ovvero quasi il 20% del totale di quelli in palio. Uno scenario che conferma come la Corsa alla Casa Bianca sia ancora apertissima, a 45 giorni dall’election day dell’8 novembre ed in attesa di valutare gli effetti del primo duello tv (ed aspettando il secondo, in programma il prossimo 9 ottobre).

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L'autore: Emanuele Vena

Lucano, classe ’84, laureato in Relazioni Internazionali presso la Facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Bologna e specializzato in Politica Internazionale e Diplomazia presso la Facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Padova. Appassionato di storia, politica e giornalismo, trascorre il tempo libero percuotendo amabilmente la sua batteria. Collabora con il Termometro Politico dal 2013. Durante il 2015 è stato anche redattore di politica estera presso IBTimes Italia. Su Twitter è @EmanueleVena
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