I sindaci laziali lanciano l’idea di Lazio 2024

Pubblicato il 29 Settembre 2016 alle 14:40 Autore: Massimo Borrelli
Lazio 2024

I sindaci laziali lanciano l’idea di Lazio 2024

Lunedì, durante una conferenza stampa, il sindaco di Rieti, Simone Petrangeli, quello di Viterbo, Leonardo Michelini, quello di Latina, Damiano Coletta, e quello di Frosinone, Nicola Ottaviani, annunciavano la stesura di una proposta da rivolgere alla prima cittadina di Roma, Virginia Raggi, al Consiglio comunale capitolino e al Coni, in tema di Olimpiadi.

L’idea lanciata è quella di trasformare la formula, e così facendo l’essenza, della candidatura ai giochi olimpici, passando da “Olimpiadi di Roma 2024” a “Olimpiadi di Roma Capitale 2024“. L’obiettivo, spiegano i sindaci dei capoluoghi di provincia laziali, è quello «di non perdere la favorevole opportunità per il Paese di organizzare le Olimpiadi in Italia nel 2024». Continuano: «proprio perché Roma non è soltanto un comune, ma è anche la Capitale del Paese, l’evento potrebbe essere gestito direttamente dallo Stato, per il tramite del Governo o di un commissario straordinario, nel pieno rispetto della previsione normativa contenuta nell’ultima parte dell’art.114 della Costituzione», il cui terzo comma recita “Roma è la capitale della Repubblica. La legge dello Stato disciplina il suo ordinamento”.

Lazio 2024, il cavillo burocratico

Per esemplificare al meglio la nuova formula, il sindaco di Frosinone, Nicola Ottaviani, in una nota aggiunge: «Se è vero, infatti, che le Olimpiadi vengono assegnate formalmente ad una città e non direttamente ad una, è pur vero che il riverbero economico e di immagine investe lo Stato organizzatore e tutte le istituzioni che ad esso appartengono, dal governo centrale a quello regionale per finire con l’esecutivo del più sperduto municipio territoriale. La formula, quindi, potrebbe essere quella di indicare le Olimpiadi non semplicemente  con il nome di “Olimpiadi di Roma 2024”, non permesso dalla giunta capitolina, bensì come “Olimpiadi di Roma Capitale 2024”, in quanto la Capitale è riferibile ad una intera nazione e non può essere appannaggio delle volontà, positive o negative, di un unico Comune».

Lazio 2024, “Non è una provocazione”

Il sindaco di Latina, Damiano Coletta, invece, intervistato ieri da Radio Cusano Campus, risponde a quanti definiscono provocatoria la proposta di “Lazio 2024” dei primi cittadini laziali: «Definirla una provocazione sarebbe riduttivo, è una manifestazione d’intenti e d’interesse sulla quale vogliamo tentare di intraprendere una strada. Bisogna aprire un tavolo, le strade poi si possono trovare. Servirebbe un tavolo di lavoro con Zingaretti, Malagò, Raggi e i sindaci di Latina, Frosinone, Rieti e Viterbo. Questo è il nostro obiettivo».

Intanto, si sta svolgendo adesso, presso l’assemblea capitolina, il consiglio straordinario sulle olimpiadi per la votazione della mozione per il ritiro formale della candidatura di Roma, mentre ieri il Consiglio regionale del Lazio ha approvato a maggioranza un ordine del giorno, firmato da centrodestra e centrosinistra, che «impegna il presidente della giunta a farsi parte attiva nei confronti del sindaco di Roma Capitale nel perorare la conferma della candidatura della città di Roma a ospitare i Giochi Olimpici e paralimpici del 2024 per garantire l’interesse dei cittadini romani e dei cittadini italiani a poter usufruire di una simile opportunità economica e culturale».

L'autore: Massimo Borrelli

Nato a Salerno, laureato in Giurisprudenza, ho frequentato il Master in Diritto delle Telecomunicazioni a Madrid. Da sempre appassionato di Politica e Web, sono riuscito a conciliare queste due passioni dedicando il mio tempo libero al Termometro Politico, testata online indipendente e senza bandiere. Seguilo su Twitter @borrellimassimo e su G+ Massimo Borrelli
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