La scissione impossibile del Partito Democratico

Pubblicato il 11 Ottobre 2016 alle 13:31 Autore: Andrea Turco
legge elettorale, assemblea nazionale Pd, referendum costituzionale

Chi auspica una scissione del Partito Democratico rimarrà deluso. La minoranza dem non ha alcuna intenzione di farsi da parte come invece hanno fatto in precedenza i vari Civati e Fassina.

Lo ha ribadito con fermezza Pierluigi Bersani. “Solo se la Pinotti schiera l’esercito mi si potrà far fuori dal mio partito” ha affermato l’ex segretario ai giornalisti che lo hanno interpellato in Parlamento. “Quella è casa mia. Non è mai esistito e non esiste e non può esistere alcun vincolo di partito sulle riforme costituzionali. Vale per il Pd, vale per qualsiasi partito”.

Partito Democratico, ecco perchè non ci sarà alcuna scissione

Nonostante le nette divisioni sul referendum costituzionale, il Partito Democratico non si dividerà. Il motivo principale è uno ed è squisitamente politico: fuori dal Pd le percentuali di consenso per la minoranza democrat sarebbero da prefisso telefonico. Basti guardare i numeri che raccoglie Sinistra Italiana appena sopra la soglia di sbarramento del 3% (vedi nostra media sondaggi).

Meglio quindi fare la guerra a Renzi da dentro il partito e metterlo in difficoltà con il referendum costituzionale. Obiettivo non impossibile se diamo un’occhiata ai sondaggi degli istituti demoscopici. Secondo i dati da noi raccolti, 9 istituti danno i No in vantaggio sui Sì. Solo 3 istituti danno il fronte favorevole alla riforma costituzionale in vantaggio.

L'autore: Andrea Turco

Classe 1986, dopo alcune esperienze presso le redazioni di Radio Italia, Libero Quotidiano e OmniMilano approda a Termometro Politico.. Dal gennaio 2014 collabora con il portale d'informazione Smartweek. Su Twitter è @andreaturcomi
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