Cottarelli: la spending review passa anche dall’efficientamento energetico

Pubblicato il 12 Giugno 2014 alle 09:47 Autore: Emanuele Vena
Spending review Carlo Cottarelli

La spending review passa anche dall’illuminazione. La nuova mossa di Carlo Cottarelli per tagliare sprechi e recuperare risorse passa infatti dalla riduzione dell’inquinamento luminoso e dei consumi elettrici. Il commissario alla spending review riapre il cosiddetto tema “cieli bui” e traccia le linee guida. Cottarelli parte da un parallelo tra l’Italia ed il resto d’Europa e – postando sul suo blog una foto scattata dal satellite – evidenzia l’eccessiva illuminazione dello Stivale, generalmente superiore al resto del Continente ad eccezione di sporadiche realtà come Belgio, Londra e Parigi.

SPRECO ITALIANO – Secondo Carlo Cottarelli l’immagine sottolinea lo spreco di risorse italiane. Nell’affermare ciò, il commissario alla spending review snocciola dati: “il consumo annuo pro capite per illuminazione pubblica in Italia è di 107 kWh, più del doppio della Germania e della Gran Bretagna e un terzo in più della Francia (nonostante Parigi)”. Per Cottarelli lo spreco di risorse pubbliche è notevole, considerando il costo complessivo dell’illuminazione stradale, pari a circa 2 miliardi di euro.

spending review illuminazione

BASTA PAURE, SI’ A LED – Per il commissario bisogna agire su questi sprechi, con l’obiettivo di recuperare almeno 200 milioni di euro. Come? Innanzitutto bisogna “avere un po’ di coraggio e smettere di avere paura del buio”, anche perchè, secondo Cottarelli, “non esiste evidenza empirica di un legame tra intensità della illuminazione stradale e tasso di criminalità”. Peraltro si può evitare di agire sull’illuminazione pubblica in toto, agendo soprattutto sul rimpiazzo di “punti luce che disperdono la luce verso l’alto” e ampliando l’utilizzo di tecnologie Led.

PARTENARIATO E FONDI EUROPEI – Sull’investimento da compiere, Cottarelli esorta ad avere coraggio anche se ciò significa soprattutto un costo nell’immediato, con vantaggi nel medio termine. E poi propone strade in grado di ridurre l’esborso pubblico, come per esempio il partenariato pubblico-privato o l’utilizzo di fondi europei per finalità di efficientamento energetico.

LE REAZIONI – Dai Verdi arriva l’ok alla proposta: sì all’efficientamento energetico, che può portare ad un risparmio di 10 miliardi in 10 anni. D’accordo anche gli ecodem del PD – “misure condivisibili” – e il WWF. Più critici Adusbef e Federconsumatori, che pongono l’indice sulla sicurezza e chiedono di trovare altre strade meno rischiose per i cittadini.

Emanuele Vena

L'autore: Emanuele Vena

Lucano, classe ’84, laureato in Relazioni Internazionali presso la Facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Bologna e specializzato in Politica Internazionale e Diplomazia presso la Facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Padova. Appassionato di storia, politica e giornalismo, trascorre il tempo libero percuotendo amabilmente la sua batteria. Collabora con il Termometro Politico dal 2013. Durante il 2015 è stato anche redattore di politica estera presso IBTimes Italia. Su Twitter è @EmanueleVena
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