Verdi esclusi dalla consultazione web, M5S spaccato

Pubblicato il 12 Giugno 2014 alle 12:09 Autore: Daniele Errera
farage

Il nostro è l’unico gruppo vicino all’ideologia del M5S. Ad affermarlo, in un’intervista a Radio1 Rai è Nigel Farage, leader del partito euroscettivo britannico Ukip. “Il movimento 5 stelle crede nella democrazia, nella democrazia diretta e vuole indire un referendum sull’Euro. Tutte queste cose noi le diciamo da circa 20 anni. E quindi secondo me siamo l’unico gruppo ad esser vicino all’ideologia dei 5 stelle”, spiega. “Qualcuno ha parlato di una possibile alleanza tra i 5 stelle e i Verdi, oppure con i conservatori. Ma i Verdi sono i più federalisti e i conservatori sono a favore del fiscal compact e dell’allargamento dell’Unione Europea. E poi: entrambi sono stati a favore del bombardamento della Libia e hanno chiesto un intervento militare in Siria”. Quanto al premier italiano, Farage si dice convinto che “la visione di Renzi debba cambiare”. “Lui parla di dare più potere alla Commissione Europea. Il punto è che alla parola riforme si può dare qualunque significato. La realtà è che Renzi è un fanatico del progetto europeo, mentre Grillo dice che qualcosa non va, che occorre un dibattito e che ci vuole un voto”.

grillo farage a bruxelles

 

 

Intanto il blog di Beppe Grillo ha aperto le consultazioni sul web per decidere l’alleanze del M5S all’Europarlamento. Le possibilità tra cui scegliere sono tre: l’Efd di Farage, i conservatori dell’Ecr o il gruppo dei non iscritti. Esclusi dalla consultazione i Verdi, come sottolineano molti utenti che hanno commentato il post del blog. E il perché dell’esclusione dei Verdi è spiegato da una nota del M5S anticipata all’Adnkronos.

I Verdi europei sono stati esclusi dal referendum online sulle alleanze del M5S all’europarlamento perché, in sintesi, ponevano veti e non davano nessuna certezza di includere i 5 Stelle nel gruppo. “Per tali motivi – chiarisce ancora la nota del M5S Europa – ovvero per consentire ai cittadini a Cinque Stelle di operare una scelta su opzioni reali, con caratteristiche certe, i gruppi politici europei disponibili per la votazione nel referendum odierno sono l’Efd (il Gruppo Europa per la Libertà e la Democrazia) e l’Ecr (il Gruppo dei Conservatori Riformisti Europei), gli unici che hanno accettato da subito di avviare un negoziato reale con il Movimento 5 Stelle, affidandolo ufficialmente a chi ha la titolarità formale per condurre le trattative nel quadro di una visione unitaria rispetto alla volontà politica del gruppo stesso. Quando si deve comprare casa – concludono i 5 Stelle ricorrendo a una metafora – si deve firmare il contratto con il proprietario della stessa, non con gli inquilini, con i parenti o con gli amici degli amici. E si deve sapere in anticipo quando sarà libera e quanto verrà a costare”.

La decisione di escludere i Verdi ha spaccato il Movimento. Da una parte ci sono i contrari dall’altra i favorevoli. Tra questi il fedelissimo Manlio Di Stefano: “È giusto non includerli visto che ci hanno schifato fino a ieri”.  Per il senatore Alberto Airola, gli ambientalisti “hanno fatto un balletto scandaloso, i tories non li conosco e Farage, dopotutto, non fa paura: non intaccherà la nostra identità politica. I Verdi – osserva – erano spaccati”. Il senatore Vito Crimi usa l’ironia: “Beh anche io magari avrei preferito ci fosse il gruppo degli Amici della Birra o delle Sentinelle del cannolo siciliano o dei Gran ciambellani dello gnocco fritto, ma non posso che scegliere solo tra i gruppi che esistono e che hanno manifestato interesse per averci con loro nelle forme istituzionali. Non è un referendum pro/Farage o contro/Farage, come il circo mediatico ha voluto ricostruire la questione, e non è neanche una adesione o meno alle idee dello stesso Farage, la scelta che dovrete fare, a mio avviso, dovrebbe basarsi esclusivamente sulla possibilità di portare avanti in Europa i temi per i quali siamo stati eletti”.

Anche gli utenti del blog hanno accolto malamente l’esclusione dei Verdi dalla consultazione. Leggendo i commenti sul post del leader cinquestelle si scopre la delusione di molti. “Non capisco perchè non ci facciano scegliere tra l’intera rosa dei gruppi parlamentari europei disponibili. Francamente questa preselezione mi pare inopportuna e disdicevole”, scrive Edoardo M. dalla Sicilia. E gli fa eco Raffaele P. dal Lazio che parla di “ennesima tafazzianata M5S… O si da la possibilità di votare qualsiasi gruppo oppure lasciamo perdere… A o B o NULLA?????”. “Oggi mi rifiuto di votare! Non è possibile che le scelte siano così limitate. Ho l’impressione che qualcuno abbia già deciso, e serve solo la finta ratifica della rete”, scrive Giacomo C dalla Sicilia che precisa anche di essere certificato dal giugno 2013 per evitare l’accusa di essere “un troll piddino”. Più duro il commento a firma di Alessandro M. “Questa votazione – scrive – è una buffonata e sto pensando seriamente di disiscrivermi”, fa eco. “Perchè non ci sono i Verdi?”, domanda Christian B. dalla Sardegna. “Non voto!! Sfacciatamente pilotato, viste le poche opzioni concesse e il martellamento nell’ultimo periodo solo pro Farage”, sottolinea Betty S. dalla Toscana.

L'autore: Daniele Errera

Nato a Roma classe 1989. Laureato in Scienze Politiche e Relazioni Internazionali con la tesi "Dal Pds al Pd: evoluzione dell'organizzazione interna". Appassionato di politica, ha ricoperto vari ruoli nel Partito Democratico e nei Giovani Democratici. E' attivo nell'associazionismo territoriale.
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