Terremoti, quanto paghiamo di accise sulla benzina

Pubblicato il 4 Novembre 2016 alle 12:43 Autore: Giacomo Salvini
terremoto amatrice, norcia

Con il terremoto dello scorso 24 agosto ad Amatrice, Arquata e Accumoli e con quello di domenica scorso con epicentro tra Norcia e Preci, è tornata di estrema attualità la questione riguardante le accise sulla benzina che i cittadini italiani pagano da più di 50 anni per la ricostruzione delle zone colpite dai terremoti. La Cgia di Mestre però, all’inizio di settembre, aveva segnalato in un rapporto come dal 1970 al 2015 gli italiani per i terremoti abbiano versato nelle casse dello Stato più del doppio dei soldi effettivamente utilizzati per la ricostruzione.

Oltre alle assurde accise che i contribuenti continuano a pagare per la guerra d’Etiopia del 1935-1936 (0,000981 € a litro) o per la crisi di Suez di vent’anni dopo (0,00723 € al litro), alcune riguardano i disastri naturali che nel corso della seconda metà del Novecento hanno colpito l’Italia. Tra questi ci sono anche cinque terremoti:

– Terremoto della Valle del Belice (1968): 0,00516 € (10 lire) al litro. Secondo la Cgia, l’erario ha incassato 8,1 miliardi di euro nominali e ne ha spesi solo 2,2 per la ricostruzione.

– Terremoto del Friuli (1976): 0,0511 € (99 lire) al litro. Il gettito è stato di 78,1 miliardi di euro nominali contro i 4,7 spesi per la ricostruzione.

– Terremoto dell’Irpinia (1980): 0,0387 € (75 lire) al litro. Lo stato ha incassato ben 55,1 miliardi di euro nominali e ne ha spesi meno della metà, ovvero 23,5.

– Terremoto dell’Abruzzo (2009): 0,004 € al litro. L’incasso stavolta è stato di soli 539 milioni di euro contro i 13,7 miliardi di euro di spesa ipotizzati dal Consiglio Nazionale degli ingegneri.

– Terremoto dell’Emilia Romagna (2012): 0,02 € al litro. Fino ad oggi sono stati riscossi 2,7 miliardi di euro nominali contro i 13,3 per la ricostruzione.

A questi cinque eventi, ne vanno aggiunti due – i terremoti di Marche e Umbria (1997) e del Molise (2002) – che non hanno portato ad alcun aumento delle accise. Nel primo caso, i costi per la ricostruzione si sono aggirati intorno ai 12 miliardi mentre, nel secondo, il costo è stato di 1,2 miliardi di euro.

terremoti, emilia 2012

Con un breve calcolo la Cgia di Mestre ha quindi stabilito che i soldi delle accise incassati dallo Stato si aggirano intorno ai 145 miliardi contro i 70 spesi per la ricostruzione. Meno della metà. Da notare, comunque, l’inversione di tendenza degli ultimi quattro terremoti più recenti.

Terremoti 2016, quanto costerà la ricostruzione

Secondo il Mef le risorse per la ricostruzione post-terremoto 2016 (spacchettate dalle regole europee) e per la messa in sicurezza degli edifici si aggireranno intorno ai 6 miliardi di euro, ma sulle cifre c’è ancora molta cautela. L’unica cosa certa è che, stavolta, le accise sulla benzina non aumenteranno.

@salvini_giacomo

L'autore: Giacomo Salvini

Studente di Scienze Politiche alla Cesare Alfieri di Firenze. 20 anni, nato a Livorno. Mi occupo di politica e tutto ciò che ci gira intorno. Collaboro con Termometro Politico dal 2013. Su Twitter @salvini_giacomo
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