#TuttiaFirenze, Salvini per il ‘No’ al referendum

Pubblicato il 12 Novembre 2016 alle 16:28 Autore: Alessandro Faggiano

#TuttiaFirenze, Salvini per il ‘No’ al referendum

In una giornata soleggiata, la Lega Nord  di Matteo Salvini va a Firenze per la kermesse a favore del ‘No’. Ad accompagnare il ‘Capitano’ (così chiamato dai sostenitori leghisti) tante personalità del centro-destra. Presente anche uno degli ideologi del M5S, Becchi. Seguiamo in diretta uno dei principali eventi del fronte del ‘No’, “convocato” dopo la kermesse del PD a Roma in Piazza del Popolo.

#TuttiaFirenze, parlano gli alfieri della Lega

Giovanni Toti è il primo degli ospiti, che afferma che “abbiamo un futuro da ricostruire.” Poco tempo per sostare sul palco, in quanto la scena viene presa dall’ex-ministro Roberto Maroni.

Roberto Maroni:“Renzi vuole portare a Roma i nostri soldi. Diciamo ‘Si’ a una riforma che avvantaggi i governatori virtuosi. Ci vuole autonomia vera, e non portare tutto a Roma. Questo è un referendum truffa. Noi vogliamo un referendum sull’autonomia. In primo luogo, votiamo ‘No’ il 4 dicembre. Poi, io e Luca Zaia proporremo il nostro. Aspettiamo che l’uragano Trump arrivi da noi. Via il Matteo sbagliato e ben venga quello giusto, Matteo Salvini.”

#TuttiaFirenze, la parola ai sindaci

Guido Castelli (sindaco di Ascoli Piceno): “sono qui per rappresentare l’urlo di dolore di interi popoli. I sindaci devono essere sempre sindaci, mai servi. Lo Stato ci vuole sceriffi per consegnare i soldi allo stato centrale. Ricordatevi che due terzi dell’IMU vanno al governo centrale. Questa riforma vuole perpetuare in eterno questa condizione di soggezione dei giovani disoccupati, degli anziani, dei disabili. Mentre noi stringevamo la cinghia, il debito pubblico è schizzato. Sotto il governo Renzi, il debito è aumentato di 100 miliardi. Noi sindaci siamo dazieri di uno Stato senza dignità. Ma la nostra storia è l’Italia dei comuni, è quella da cui dobbiamo ripartire.”

Per il sindaco di Monfalcone, “la nostra è stata una battaglia lunga decenni. La città ha avuto un cambiamento che voleva da anni. Mentre loro erano nei palazzi, noi stavamo nelle piazze, a parlare con i giovani, con le nonne. È l’Italia che voleva il cambiamento. Questo 4 dicembre avremo il nostro cambiamento.”

Poi è il turno del Sindaco di Novara, afferma che “è bellissimo stare qui a Firenze, nella città del Bomba. A Novara avevamo Forza Italia contro, anche se molti sostenitori ci venivano dietro. Quindi siamo andati soli, con coraggio, e abbiamo vinto. È più difficile, ma è meglio essere liberi. Adesso dai paesi anglosassoni arrivano venti di speranza.”

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#TuttiaFirenze, parla Giorgia Meloni

Meloni: “siamo in una banda di miserabili. Siamo tanti, appassionati, ma miserabili. È esattamente la parola utilizzata da Hillary Clinton per definire chi non votava per lei. Una donna che ci avrebbe riportato in pieno clima di guerra fredda. A lei e alla sinistra radical-chic i diritti dei molti non importano. Del piccolo commerciante, della gente comune. Se continuiamo a importare così tanto da Paesi che non rispettano i diritti dei lavoratori, ci ritroveremo con una disoccupazione sempre più alta. A salari sempre più bassi. La globalizzazione incontrollata fa solo gli interessi delle multinazionali. A loro fa comodo avere manodopera a basso costo. Basta con le menzogne sull’accoglienza. Solo il 10% di loro è realmente rifugiato. Sappiamo perfettamente che la tratta di migranti è gestita dalla criminalità e dallo Stato Islamico. Alfano è come Caronte. Ci traghetterà un miliardo di africani verso di noi.”

#TuttiaFirenze: Giorgia Meloni sul referendum

“La Boschi dice che non sappiamo perchè la sua riforma fa schifo. Renzi parla solo a chi ha più di 95 anni. Parla con noi Matteo, parla con noi giovani. Senato rimane ma i senatori non li scegliete più. La stessa cosa che succede con le province. Il governo continuerà ad essere scelto dai palazzi. Il presidente della repubblica continuerà ad essere scelto dal palazzo. Lo stesso presidenterà nominerà 5 senatori. Il suo voto vale come quello di 2 milioni e mezzo di italiani. Noi vogliamo un’altra cosa. Vogliamo che il popolo possa decidere sul governo, sul Presidente della Repubblica, sull’ Europa. La RAI sembra la rete televisiva della Corea del Nord. Ma Renzi sa che il 4 dicembre sarà seppellito da una valanga di ‘No’. Noi vi chiameremo alla mobilitazione, se Mattarella dovesse rivelarsi un altro Napolitano. Basta ambiguità. Dobbiamo ridurre all’Italia orgoglio, dignità e sovranità.

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#TuttiaFirenze: parla il leader della Lega Nord, Matteo Salvini

Alle 16e30 comincia l’intervento più atteso, quello di Matteo Salvini.

Salvini:”quando c’è in piazza la Lega, non c’è nessuna vetrina imbrattata. Non siamo come quelli dei centri sociali. Questo è il ‘No’ dei lavoratori esodati della Legge Fornero.  Questo è un ‘No’ per chi ha votato la riforma più infame degli ultimi anni. Questa è la terra di Machiavelli. Sembra che il bugiardo patologico che porta il nome di Renzi cerchi di seguire la sua massima “governare è far credere”. Fa credere di governare in nome del popolo, ma in realtà lo svende a qualche banchiere. L’islamismo non è compatibile con i nostri valori, con le nostre tradizioni. Che tornino a casa loro. Questa è una piazza orgogliosa e che non dimentica.

#TuttiaFirenze, Salvini contro Renzi

Salvini assicura che chi è nostalgico di Alfano e Verdini non sarà mai nostro alleato. Chiede di mandare via i pennivendoli del regime e le dimissioni di Maggioni (RAI). Sostiene che Renzi abbia votato sempre come una pecora. “Noi in futuro non potremo essere alleati di chi sostiene la Merkel e l’euro. Un Europa che non permette di spendere per ricostruire dopo un terremoto, non è la mia Europa.” Poi ulteriori aneddoti sull’orgoglio dei terremotati. “Non mandare tende o container perchè gli alberghi spettano a qualcun altro. Smettila di spendere i soldi per i clandestini e dalli a chi se li merita davvero. Quelle persone devono avere esenzione fiscale per almeno 3 anni, per dimostrare che lo Stato gli è amico. Questo è il mio impegno con i sindaci delle zone terremotate.”

“il PD è un partito vergognoso. È il partito che regala soldi alle banche e che regala soldi alla Turchia per farla entrare in Europa. Il PD ci fa arrivare l’olio dalla Tunisia, il riso dalla Birmania. Noi vogliamo mangiare e bere i prodotti della nostra terra. È un ‘No’ a difesa della nostra agricoltura.

Matteo Renzi, Matteo Salvini, fotomontaggio con a sinistra la foto del premier renzi in giacca e cravatta e affianco il segretario della lega salvini con camicia celeste

Salvini sporgerà denuncia contro Renzi

“Domani presenteremo denuncia nei confronti di Renzi, per aver acquisito illegalmente i domicili degli italiani residenti all’estero. I brogli prima del voto ancora non li avevo conosciuti. O paga Renzi o paga il Ministro degli Interni, Alfano.” Poi, una lunga filippica a favore di Donald Trump, della sua capacità di riuscire a superare qualsiasi ostacolo e la sinistra “radical chic”. “Napolitano ha detto che è stata una notizia sconvolgente. Io dico che se per lui è stato sconvolgente, significa che è una gran notizia. Nel 2006 disse che non avrebbe potuto accettare una riforma fatta a colpi di maggioranza.” Salvini ringrazia i presenti. “Io, da domani, porterò in giro questa piazza, queste idee, questa proposta di futuro. Non è più tempo di tentennare. È il tempo della forza, del coraggio del futuro. Se voi ci siete, io ci sono. Andiamo a vincere”. La chiusura di Salvini è: “Si o No”?

L'autore: Alessandro Faggiano

Caporedattore di Termometro Sportivo e Termometro Quotidiano. Analista politico e politologo. Laureato in Relazioni Internazionali presso l'Università degli studi di Salerno e con un master in analisi politica conseguito presso l'Universidad Complutense de Madrid (UCM).
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