‘Le avventure di Dibba e babbo’, il nuovo sfottò verso Di Battista

Pubblicato il 23 Novembre 2016 alle 17:05 Autore: Daniele Errera
di battista

Chi va forte su internet, si sa, sono i grillini. Il Movimento 5 Stelle è nato sul web e trae forza dalla rete. Si organizza sulla stessa, come con le primarie online. Ma a volte, sempre più spesso, capitano gli scivoloni o i contro sfottò. E’ il caso di Alessandro Di Battista e dei suoi ricordi.

Di Battista fenomeno social

Andando per ordine, Di Battista, oltre 130 mila like sulla sua pagina facebook, decine di migliaia di followers su Twitter, una promettente carriera da rappresentante (portavoce, padron) politico, sul proprio profilo racconta spesso e volentieri della propria famiglia. Trascorsi molto remoti o addirittura attuali. Conversazioni con genitori, amici o altri parenti. L’ultimo è il confronto con la madre, sullo stipendio da parlamentare e sulla restituzione “ai cittadini italiani”. E non è l’unico, come detto. Quello storico, da cui poi è partita una controinformazione comica, a mo’ di derisione, è il seguente ricordo di Di Battista: “avevo 18 anni, ero con la mia famiglia a Corfù. Vediamo arrivare un panfilo. Papà dice: ‘Andiamo a vedere se lì c’è D’Alema’. Prendiamo il gommoncino e affianchiamo la sua barca. Era lui. Mio padre si sporge sul gommone e inizia a urlargli contro: ‘Hai tradito i valori della sinistra, ti sei venduto al capitale e all’imperialismo americano’. D’Alema rimane immobile. Anni dopo, mi ritroverò a ripetere quelle frasi all’interno del Parlamento”.

Di Battista e lo sfottò social

Non è scuramente la prima volta che sul web si stravolge un’affermazione di un parlamentare o di un leader di partito. Si pensi alla campagna sfottò nei confronti di Silvio Berlusconi alle elezioni politiche del 2001: “un impegno concreto, meno tasse per Titti”, Avevo 18 anni, ero con la mia famiglia a Corfù. Vediamo arrivare un panfilo. Papà dice: “Andiamo a vedere se lì c’è D’Alema”. Prendiamo il gommoncino e affianchiamo la sua barca. Era lui. Mio padre si sporge sul gommone e inizia a urlargli contro: “Hai tradito i valori della sinistra, ti sei venduto al capitale e all’imperialismo americano”. D’Alema rimane immobile. Anni dopo, mi ritroverò a ripetere quelle frasi all’interno del ParlamentoAvevo 18 anni, ero con la mia famiglia a Corfù. Vediamo arrivare un panfilo. Papà dice: “Andiamo a vedere se lì c’è D’Alema”. Prendiamo il gommoncino e affianchiamo la sua barca. Era lui. Mio padre si sporge sul gommone e inizia a urlargli contro: “Hai tradito i valori della sinistra, ti sei venduto al capitale e all’imperialismo americano”. D’Alema rimane immobile. Anni dopo, mi ritroverò a ripetere quelle frasi all’interno del Parlamentocon l’immagine dell’uccellino giallo accanto. “Meno tasse per Totti”, con il volto del capitano della Roma.

di battista-m5s

 

E tante altre. Adesso anche Di Battista è finito al centro delle prese in giro, attraverso la pagina Socialisti Gaudenti (50 mila like su Facebook). Chi di sfottò ferisce, di sfottò perisce, si potrebbe dire. Ed ecco i racconti storipiati di Diba: “Era l’agosto del ’94 ed ero con mio padre a raccogliere fiori nei campi. Vediamo un uomo giocare col pallone. Mio padre  dice: “andiamo a vedere se è Roberto Baggio”. Era lui. Mio padre lascia i fiori e grida: “maledetto! Ci hai fatto perdere i Mondiali con quel rigore di me*da”. Una simpatica storpiatura, insomma. E come quella ce ne sono altre. E tutte finiscono con le urla del padre (la rubrica, infatti, prende il nome di ‘Le avventure di Dibba e babbo’) ad un personaggio storico. Che sia Yoko Ono, rea di aver “distrutto i Beatles” o mister Luciano Spalletti, colpevole di non far giocare Francesco Totti.

Insomma, un dileggio che verosimilmente non farà arrabbiare Di Battista. Il Movimento 5 Stelle, in fondo, nasce da un comico che nel tempo ha fatto dell’irrisione il suo cavallo di battaglia, almeno fino a quando teneva spettacoli nei maggiori teatri nazionali. La base grillina sfotte quotidianamente avversari politici ed ex alleati di ‘partito’. Se per una volta dovesse succedere il contrario, non sarebbe sicuramente la fine del mondo.

Daniele Errera

L'autore: Daniele Errera

Nato a Roma classe 1989. Laureato in Scienze Politiche e Relazioni Internazionali con la tesi "Dal Pds al Pd: evoluzione dell'organizzazione interna". Appassionato di politica, ha ricoperto vari ruoli nel Partito Democratico e nei Giovani Democratici. E' attivo nell'associazionismo territoriale.
Tutti gli articoli di Daniele Errera →