Colombia, elezioni presidenziali: sfida Santos-Zuluaga al ballottaggio

Pubblicato il 13 Giugno 2014 alle 14:30 Autore: Giacomo Morabito

Lo scorso 25 maggio si sono svolte le elezioni presidenziali in Colombia. L’affluenza alle urne è stata del 40,65% e nessun candidato ha ottenuto il 50% dei voti e, pertanto, sarà necessario un altro turno elettorale fra i due candidati con il maggior numero di voti, che si svolgerà il 15 giugno. La sfida sarà fra Óscar Iván Zuluaga (Centro Democrático) e l’attuale Presidente Juan Manuel Santos (Partido Social de Unidad Nacional), i quali hanno ottenuto rispettivamente il 29,25% e il 25,69%. Il divario rispetto gli altri candidati è stato indicativo: Martha Lucia Ramirez (Partido Conservador Colombiano) ha ottenuto il 15,52% e Clara López (Polo Democrático Alternativo) il 15,23%, mentre Enrique Peñalosa (Alianza Verde) appena l’8,28%.

Il risultato del secondo turno elettorale è incerto. Sebbene siano di centrodestra, entrambi i candidati sono su posizioni opposte per quanto riguarda il futuro del Paese, come il processo di pace fra il governo e le Fuerzas Armadas Revolucionarias de Colombia—Ejército del Pueblo (FARC–EP) e l’Ejército de Liberación Nacional (ELN). Infatti, Santos ha avviato i colloqui bilaterali per arrivare a un accordo con i guerriglieri, mentre Zuluaga ha sempre criticato duramente l’ipotesi di una trattativa con i “terroristi”, così definiti da lui.

colombia

Juan Manuel Santos

Di recente, il governo colombiano ha ufficializzato l’avvio dei negoziati con l’ELN. “Un processo integrale di pace che includa sia le FARC che l’ELN è la migliore garanzia per le vittime ed è la migliore garanzia per il Paese che questo conflitto finisca per sempre e che non si possa ripetere mai e poi mai”, così ha commentato Santos.

L’annuncio è avvenuto a pochi giorni dal secondo turno delle elezioni presidenziali, e potrebbe condizionare l’esito elettorale. Circa 6 milioni di colombiani sono rimasti vittime, in diversa natura, del conflitto civile che si protrae da oltre 50 anni, e l’intera popolazione si augura che presto possa terminare. D’altra parte Zuluaga, che in un primo momento aveva dichiarato che in caso di vittoria avrebbe sospeso i negoziati, ha ritrattato la sua posizione per stringere alleanze in vista del ballottaggio. Infatti, ha dichiarato che avrebbe lasciato continuare i negoziati, ma imponendo tempi stretti per una soluzione. Insomma, i candidati sanno che la loro affidabilità si giocherà sulla richiesta di pace da parte della popolazione.

Il conflitto civile non è l’unico fronte aperto: infatti, l’instaurazione di una politica di sviluppo agrario integrale è l’altra principale questione da risolvere. Già durante la scorsa estate gli agricoltori scioperarono, per circa due mesi, reclamando al governo di iniziare una riforma agraria rivolta ai piccoli proprietari e non più ai grandi latifondisti stranieri. Sebbene al primo turno gli agricoltori abbiano sostenuto la candidatura di Clara López, la promessa del governo di avviare delle trattative con loro potrebbe garantire il loro supporto a Santos in occasione del ballottaggio. Ma basterà per rifilare quel colpo necessario per superare Zuluaga?