Riforma PA: in arrivo l’accorpamento delle sedi

Pubblicato il 17 Giugno 2014 alle 12:34 Autore: Daniele Errera
riforma pubblica amministrazione

Per fare cassa si conoscono due modi, principalmente: aumentare le entrate (ovvero alzare ulteriormente le tasse), oppure diminuire le uscite (tagliare la spesa, sostanzialmente): è su questo punto che il Governo Renzi punterà.

Dopo la dismissione delle Province l’obiettivo è la Pubblica Amministrazione (PA). Primo paragrafo della riforma è il taglio del numero di uffici, accorpando più sezioni, specialmente quelle periferiche. Di “mettere a dieta il pachiderma” parla il Ministro dell’Interno, Angelino Alfano. Praticamente prefetture, ragionerie e archivi saranno decurtate in numero, in quanto per ogni ex capoluogo provinciale è inutile il mantenimento in toto. Ecco perché, molto probabilmente, gli uffici della PA verranno accorpati in una ‘casa del governo’. Un’unica sede, insomma.

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Meno uffici ma anche meno personale PA. Un rischio calcolato dal Governo Renzi che avocherà a sé una serie di leggi delega per il riordino degli uffici ministeriali (sia i centrali che i periferici) e degli enti pubblici non economici. Ulteriormente Renzi ed il governo vuole legare il numero del personale a quello della popolazione residente. Per questo nel testo licenziato lo scorso 13 giugno da Consiglio dei Ministri vi è scritto di una “definizione del numero massimo di uffici dirigenziali, in rapporto al numero di dipendenti e alla popolazione residente nei relativi territori”. Così sarà possibile risparmiare: almeno l’1% di quelle sostenute nel 2013, è l’obiettivo dei prossimi 5 anni, fanno sapere da fonti governative.

Daniele Errera

L'autore: Daniele Errera

Nato a Roma classe 1989. Laureato in Scienze Politiche e Relazioni Internazionali con la tesi "Dal Pds al Pd: evoluzione dell'organizzazione interna". Appassionato di politica, ha ricoperto vari ruoli nel Partito Democratico e nei Giovani Democratici. E' attivo nell'associazionismo territoriale.
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