Sondaggi elettorali, per Scenari Politici le liste di D’Alema e Pisapia danneggerebbero il PD

Pubblicato il 5 Febbraio 2017 alle 10:19 Autore: Giacomo Salvini
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Sondaggi elettorali, per Scenari Politici le liste di D’Alema e Pisapia danneggerebbero il PD

Il 40% previsto dalla legge elettorale uscita dalla Consulta per ottenere il premio di maggioranza alla Camera sembra essere un miraggio per tutti. Neppure una coalizione formata da PD-AP-lista D’Alema e lista Pisapia riuscirebbe a varcare la soglia minima dei voti per ottenere 340 seggi a Montecitorio. A rilevarlo è il nuovo sondaggio di Scenari Politici-Winpoll per l’Huffington Post che, come altri Istituti demoscopici, negli ultimi giorni ha cercato di tastare l’opinione degli italiani sulle due possibili nuove liste a sinistra del PD renziano – quella di Massimo D’Alema e quella dell’ex Sindaco di Milano, Giuliano Pisapia.

Oltre alla data per certa scissione, il sondaggio inoltre fa i conti con un altro aspetto della legge elettorale ancora da modificare, ovvero quelle del premio alla coalizione invece che alla lista. La proposta è arrivata in settimana da due ministri di peso, Graziano Delrio e Dario Franceschini, ma nello stallo parlamentare attuale siamo ancora lontani da poter solo ipotizzare uno scenario di questo genere.

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Eppure, prendendo per buone entrambi le variabili, si nota come una coalizione formata da PD-AP-lista Pisapia-lista D’Alema si fermerebbe oggi al 38,5%, un punto e mezzo in meno rispetto alla fatidica soglia del 40%. Solo un ulteriore allargamento a sinistra della coalizione – con Sinistra Italiana data all’1,8% – permetterebbe di avere la maggioranza a Montecitorio e dare la fiducia al governo. Ma una coalizione di questo tipo sembra oggi quantomeno improbabile, se non impossibile.

Sondaggi elettorali, le intenzioni di voto a sinistra

Le liste dell’ex premier Massimo D’Alema e Giuliano Pisapia, comunque, danneggerebbero soprattutto il Partito Democratico che dal 28,6% scenderebbe al 25,7% (-2,9%) e anche Sinistra Italiana non starebbe troppo bene passando dal 4,3 all’ 1,8%. Anche il Movimento 5 Stelle perderebbe più di 2 punti percentuali, rimanendo comunque al secondo posto dietro al PD. Nelle intenzioni di voto rilevate da Scenari Politici-Winpoll, una ipotetica “cosa rossa” guidata da Massimo D’Alema oggi varrebbe il 5,8% contro il 4,3% dell’ex primo cittadino di Milano.

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In ogni caso – pur considerando la riduzione della forbice tra il PD e il M5S – la posizione dei partiti politici rimarrebbe invariata: i dem sarebbero ancora prima forza politica del paese (25,7%) e il M5S la seconda (24,1%), seguite poi da Forza Italia (13,1%) e Lega Nord (12,9%).

NOTA METODOLOGICA

Data esecuzione: 1-3 febbraio 2017

Metodo di rilevazione: CAWI su 1200 casi rappresentativi della popolazione italiana

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L'autore: Giacomo Salvini

Studente di Scienze Politiche alla Cesare Alfieri di Firenze. 20 anni, nato a Livorno. Mi occupo di politica e tutto ciò che ci gira intorno. Collaboro con Termometro Politico dal 2013. Su Twitter @salvini_giacomo
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