Sorpresa, il consumo di energia in Europa è in calo rispetto al 1990 – infografiche

Pubblicato il 2 Marzo 2017 alle 10:27 Autore: Gianni Balduzzi
Consumo di energia, istogrammi colorati

Sorpresa, il consumo di energia in Europa è in calo rispetto al 1990 – infografiche

Che sia la crisi, una svolta ecologista, o il cambiamento tecnologico? Fatto sta che forse un po’ a sorpresa in Europa il consumo di energia dopo aver toccato un picco a metà anni 2000 risulta in calo.

E’ quanto emerge dagli ultimi aggiornamenti di Eurostat che ha rilasciato i dati per gli anni 1990 – 2005 – 2015, sui milioni di tonnellate di petrolio equivalenti utilizzati.

Nel 2015 si sono consumati appunto 1626 milioni di tonnellate, contro 1840 milioni nel 2006, ma la notizia è che il dato è inferiore anche al consumo del 1990.

Abbiamo allora voluto vedere in quali Paesi, e per quali fonti di energia si è in particolare verificato questo calo, e questo trend.

Il consumo di energia in Spagna in costante aumento, in controtendenza – infografiche

Tra i grandi Paesi il fatto che emerge immediatamente è la controtendenza della Spagna, e in misura minore dell’Italia e del Regno Unito

Rispetto al 1990 infatti sia il nostro Paese sia la Spagna che il Regno Unito risultano registrare un piccolo incremento di consumo d’energia. Ma anche in questo caso un calo rispetto al 2005, più o meno vasto. Questo emerge dal fatto che tra 2005 e 1990 praticamente ovunque di registrano aumenti. Per esempio del 60% in Spagna, o del 23% in Italia, del 21% in Francia. Dappertutto tranne che in Germania, dove tra 1990 e 2005 c’è stato un calo del 4%, superato poi da un calo del 11% nel 2015, sempre rispetto al 1990.

Questo spiega i valori medi europei. Oltre ai crolli nei Paesi Baltici e in Romania e Bulgaria rispetto al periodo socialista energivoro è il calo della Germania che ha prodotto quello che nella media europea è una diminuzione tra 2015 e 1990.

Consumo di energia, in calo soprattutto quella da petrolio

E’ possibile selezionare il tipo di energia coinvolta, se quella fossile, nucleare, rinnovabile. Per esempio l’energia fossile è quella che risulta maggiormente in calo ovunque, tranne che in Spagna (dove in ogni caso è diminuita gli ultimi 10 anni). Al contrario che quella rinnovabile, che vive un boom nel Regno Unito, ma anche in Germania.

In Germania in particolare è netto il contrasto tra l’andamento dell’energia rinnovabile e di quella fossile e nucleare. Quest’ultima, sebbene in diminuzione dal 2005, non vive lo stesso crollo del petrolio, ma in Germania sì.

Di seguito gli stessi dati, ma in valore assoluto.

Emerge così come queste buone notizie, ovvero il calo di consumo d’energia a livello continentale, siano causate da un mix di fattori. Da un lato il crollo del comunismo a Est, con la fine di inefficienti complessi industriali. Dall’altro l’avanzamento della tecnologia verde, e l’esempio migliore è la Germania. Il tutto accelerato anche dalla crisi economica nei Paesi più colpiti come l’Italia.

L'autore: Gianni Balduzzi

Editorialista di Termometro Politico, esperto e appassionato di economia, cattolico- liberale, da sempre appassionato di politica ma senza mai prenderla troppo seriamente. "Mai troppo zelo", diceva il grande Talleyrand. Su Twitter è @Iannis2003
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