Energie rinnovabili, Italia sopra la media UE, ma nessuno batte la Scandinavia – infografiche

Pubblicato il 23 Marzo 2017 alle 10:10 Autore: Gianni Balduzzi
Energie rinnovabili , mappa d'Europa

Energie rinnovabili, Italia sopra la media UE, ma nessuno batte la Scandinavia – infografiche

Le energie rinnovabili dominano sempre più il panorama energetico europeo. Il boom del solare, a causa o meno degli incentivi, o dell’eolico, hanno provocato una rapida crescita del settore

. Le energie rinnovabili ancora più che una questione ambientale sono divenute un business succulento.

Negli anni 2010-2011 sono nate una miriade di aziende di pannelli fotovoltaici che hanno sfruttato gli incentivi che in Italia come in altri Paesi europei sono stati varati.

Energie rinnovabili, la Norvegia addirittura produce il 106% dell’elettricità consumata – infografiche

Se guardiamo la prima infografica, in cui si può selezionare il settore di consumo di energia, osserviamo le enormi differenze tra Paese e Paese.

Nel consumo finale, che rappresenta una sorta di media totale, vediamo che in Italia il 17,5%  sfrutta proprio le energie rinnovabili, sopra il 16,7% della UE.

E’ un dato importante perchè supera il 15,2% della Francia e il 14,6% della Germania, ma impallidisce di fronte al 69,4% della Norvegia, il 53,9% della Svezia, il 39,3% della Finlandia.

Se guardiamo alla sola elettricità i divari aumentano, la Norvegia va al 106,4%, ovvero produce con energia rinnovabile più del totale necessario, e di fatto la rivende. Fa da contraltare il 7,3% dell’Ungheria.

Si può poi verificare cosa accade al settore del riscaldamento e dei trasporti.

In quest’ultimo le energie rinnovabili incidono ancora poco, in media del 6,7%, in Italia il 6,4%,solo l’1,7% in Spagna, il 24% in Spagna, il massimo.

Energie rinnovabili, come sono cambiate le cose negli anni – infografiche

Uno dei dati più importanti è l’aumento del ricorso alle energie rinnovabili negli anni.

Nella seguente infografica è possibile far procedere la datazione dal 2004 in poi.

Allora l’Italia era a quota 6,3%, meno di metà di oggi. Solo nei Paesi piccoli si superava il 10%,  tra questi i Paesi scandinavi, dove già si era oltre il 50% in Norvegia, al 38,7% in Svezia, al 29,2% in Finlandia.

Un altro nucleo di ecologismo pare essere in Europa centrale tra Austria, Slovenia, Croazia. Si superava il 20% già nel 2004, mentre ora si è al 33% in Austria e al 29% in Croazia.

Bene anche i Paesi Baltici, con il 37,6% della Lettonia, il 28,6% dell’Estonia, il 25,8% della Lituania.

Nell’area mediterranea il Portogallo era e rimane l’esempio più virtuoso, ora al 28%, con il 19,2% già raggiunto nel 2004.

Infine l’Italia che nel 2004 stava dietro a Francia e Spagna, 6,3% contro 9,4% e 8,3%, ma che ora le ha superate, 17,5% contro 15,2%  e 16,2%.

Il segno di maggiori aumenti in futuro che ci porteranno ai primi posti nel Continente? La strada sempre essere però ancora lunga.

L'autore: Gianni Balduzzi

Editorialista di Termometro Politico, esperto e appassionato di economia, cattolico- liberale, da sempre appassionato di politica ma senza mai prenderla troppo seriamente. "Mai troppo zelo", diceva il grande Talleyrand. Su Twitter è @Iannis2003
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