Pensioni: i nodi delle anticipate, domande entro il 30 giugno?

Pubblicato il 22 Marzo 2017 alle 17:35 Autore: Riccardo Piazza
Pensioni: i nodi delle anticipate, domande entro il 30 giugno?

Pensioni: i nodi delle anticipate, domande entro il 30 giugno?

Entrerà nel vivo domani il dibattito concernente le pensioni ed i trattamenti del Dispositivo previdenziale Ape.

Il Governo punta a chiudere la seconda fase di riforma del sistema gestendo al meglio i Decreti attuativi mancanti. Tali tasselli, sono quelli dell’ultima Legge di Bilancio per il 2017.

Due i principali nodi gordiani: le richieste per la liquidazione agevolata Ape social ed i termini di domanda per i lavoratori in possesso della fatidica quota contributiva 41.

Pensioni: quota 41 e Ape social

Nel primo confronto svoltosi il 20 di marzo, l’Esecutivo ha ipotizzato un sostanziale bilanciamento dei tempi per le pensioni agevolate. I termini per richiedere l’uscita anticipata, quelli con aiuto nell’ammortamento della rata di recupero, potrebbero essere fissati in una finestra temporale specifica.

Requisiti per l’anno in corso inerenti Quota 41 e Ape social entro il 30 giugno 2017. Ne ha parlato il Fatto Quotidiano, il quale ha paventato altresì un eventuale riordino per i criteri assistenziali d’accesso.

pensioni, inps

Quello che le parti sociali e i tecnici di Palazzo Chigi dovranno domani cercare di ponderare, riguarderà dunque anche i famosi parametri per le cosiddette attività gravose. In bilico ci sono i sei anni di lavoro continuativo per gli impieghi usuranti. Secondo Roberto Ghiselli, Segretario confederale della Cgil, interi settori rischiano di esser tagliati fuori dai benefici di ristoro economico.

Se tali caratteristiche dovessero essere rimesse in discussione, si arriverebbe ad una sostanziosa sforbiciata della platea avente diritto. L’Ape social, lo ricordiamo, ottiene il rimborso rateale cumulativo per ogni singolo anno di anticipo. Non così per chi dovesse invece decidere di avvalersi dell’uscita anticipata volontaria sine requisiti per il rimborso statale. Per questi ultimi soggetti, vigerebbe l’ammortamento sotto forma di trattenuta sull’assegno per ogni anno di tempo prescelto.

pensioni, INPS

Inoltre per tali tipologie di pensioni è in vigore anche, a disposizione del contribuente in possesso di un Fondo Pensione privato, la Ritenuta integrativa temporanea anticipata (Rita). Il modulo in questione consente ai lavoratori di usare i proventi della rendita privata per evitare di chiedere il prestito bancario.

Pensioni: contratti a termine e contratti in scadenza

Domani dovrebbe essere la giornata clou per l’ampia categoria dei contratti a termine o con scadenza imminente. Anche per le pensioni afferenti a queste classi di previdenza complementare gli scenari potrebbero ancora una volta mutare in fieri.

Il governo Gentiloni starebbe infatti pensando ad un nuovo calendario per la presentazione dei contributi e richiesta Ape social, nonché quota 41, per il 2018. I confini che le fonti lasciano trapelare sarebbero quelli di marzo del prossimo anno.

Riccardo Piazza

L'autore: Riccardo Piazza

Nasce a Palermo nel 1987 e si laurea in Filosofia della conoscenza e della comunicazione presso l’Università del capoluogo siciliano nel 2010. Prosegue i suoi studi specialistici in Scienze filosofiche all’Università di Milano dove consegue il Diploma di laurea Magistrale nel 2013. Scrive per alcune riviste telematiche di letteratura e collabora, quale giornalista, per diverse testate d’informazione occupandosi di cronaca parlamentare, costume e società. Si dedica attivamente allo studio dell'economia e del pensiero politico contemporaneo ed è docente di storia e filosofia. Gestisce un blog: http://www.lindividuo.wordpress.com Su twitter è @Riccardo_Piazza
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