Elezioni Ecuador, vince il socialista Lenin Moreno: la revolución ciudadana continua

Pubblicato il 3 Aprile 2017 alle 11:13 Autore: Alessandro Faggiano
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Elezioni Ecuador, vince il socialista Lenin Moreno: la revolución ciudadana continua

Nella giornata di ieri (2 aprile) si sono celebrate le elezioni presidenziali per il primo mandatario dell’Ecuador. Per la prima volta nella storia della Repubblica, si è dovuti arrivare al ballottaggio. Nel primo turno, il candidato ufficialista Lenin Moreno – già ex vicepresidente durante il primo mandato di Rafael Correa – sfiorò la fatidica soglia del 40% (necessaria per evitare il ballottaggio), fermandosi al 39,36%. Staccato di oltre 10 punti, il candidato neoliberista Guillermo Lasso, leader di CREO.

QUI potete leggere il resoconto del primo turno.

La maggioranza dei leader dei partiti eliminati al primo turno hanno appoggiato, in massa, a Guillermo Lasso (senza alcuna distinzione ideologica tra socialcristiani e liberali). Lasso chiamò a un patto di larghe intese per porre fine all’esperienza della revolución ciudadana di Correa; tra luci e ombre, nella decade di Correa il PIL dell’Ecuador è raddoppiato; si è assistito a un forte sviluppo infrastrutturale; il flusso migratorio si è definitivamente invertito; la povertà assoluta nel Paese è scesa ai suoi minimi storici.

Elezioni Ecuador: Moreno al 51,1%, Lasso al 48,8%. Partecipazione all’83%

Con uno scrutinio quasi ultimato – attualmente al 98,5% – Lenín Moreno vince con il 51,1% delle preferenze, staccando di poco più di due punti l’avversario, Guillermo Lasso. Il livello di partecipazione è stato decisamente alto: ha votato l’83% degli aventi diritto al voto. Ovvero, su circa 12 milioni e mezzo di elettori, hanno votato oltre 10 milioni di persone. Anche la partecipazione dall’estero è stata decisamente alta, superando, in alcune circoscrizioni, il 75%.

Elezioni Ecuador: Guillermo Lasso accusa il vincitore di aver provato a manipolare il risultato. Farà ricorso

Il candidato del partito neoliberista, il banchiere Guillermo Lasso, ha annunciato che farà ricorso contro il risultato che garantisce altri 4 anni al progetto della revolución ciudadana. Lasso considera che vi siano stati tentativi di brogli e che pertanto impugnerà l’esito delle urne, in quanto “non veritiero e non rispettoso della volontà di cambiamento del Paese”. L’impugnazione del risultato è assimilabile a una prassi in America Latina. Tuttavia, il recount non ha mai portato a cambiamenti rilevanti.

Elezioni Ecuador: Lasso fa rapporto all’OEA, la quale aveva garantito impossibilità di frode elettorale

Guillermo Lasso spera in una collaborazione da parte dell’Organizzazione degli Stati Americani (OEA), diretta da Luis Almagro. Pochi giorni fa, però, la stessa OEA garantì l’impossibilità di brogli elettorali. Nessuna ONG e organismo internazionale hanno rivelato situazioni sospettose. La giornata elettorale si è svolta senza alcun incidente. Nonostante la polarizzazione della popolazione ecuadoregna, il rituale del voto è stato rispettato da ambo le parti.

L'autore: Alessandro Faggiano

Caporedattore di Termometro Sportivo e Termometro Quotidiano. Analista politico e politologo. Laureato in Relazioni Internazionali presso l'Università degli studi di Salerno e con un master in analisi politica conseguito presso l'Universidad Complutense de Madrid (UCM).
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