Sondaggi elettorali: centrodestra primo se unito secondo Ipsos

Pubblicato il 18 Aprile 2017 alle 08:43 Autore: Andrea Turco
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Sondaggi elettorali: centrodestra primo se unito secondo Ipsos

Non c’è niente da fare il centrodestra vince solo se unito. La conferma arriva dall’ultimo sondaggio Ipsos pubblicato sul Corriere della Sera. Secondo la rilevazione, un listone che comprende Forza Italia, Lega Nord, Fratelli d’Italia-AN, raccoglierebbe il 31,2% dei voti.

Sondaggi elettorali: centrodestra davanti a tutti

Davanti sia al Movimento 5 Stelle (30,7%) e Partito Democratico (27,6%). I protagonisti della storia, Giorgia Meloni, Silvio Berlusconi e Matteo Salvini leggono i dati e fanno un mezzo sorriso. Il motivo è semplice. L’unione per ora è fatta di sole parole. O meglio. E’ virtuale come spiega il leader del Carroccio. “Il centrodestra non ha un programma comune e quindi è virtuale”. Il problema di fondo è sempre uno solo. L’adesione di Forza Italia al Partito Popolare Europeo, strenuo difensore dell’Unione così come è oggi. Dice Meloni: “Per noi è innaturale che Silvio Berlusconi stia ancora nel Ppe”. Rincara Salvini. “Chi si allea con la Lega deve avere chiaro che faremo un ultimo tentativo per cambiare le regole dell’Ue. Ma se non funzionasse…”

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Dalle parti di Forza Italia rilancia l’idea di un Berlusconi garante dell’unione del centrodestra. “E’ proprio la forza di Berlusconi che può rappresentare una garanzia di unità del centrodestra, senza fughe fuori dal recinto del buonsenso” chiosa Mariastella Gelmini.

Il suo collega di partito, Giovanni Toti, che con questo modello ha vinto in Liguria, lancia un messaggio agli alleati. “Spero che la classe dirigente si renda conto che deve valorizzare l’unità della squadra più che il proprio marchio. La forma partito è ormai al capolinea e credo debba lasciare il passo a un partito-coalizione molto largo che non sia una somma di sigle”.

Sondaggi elettorali: restano le divergenze

Prima però bisogna sapere con che legge elettorale si andrà al voto. Chiude Meloni: “Noi sull’Italicum, che non era la nostra legge preferita, abbiamo chiesto il premio di maggioranza alla coalizione. Se invece resterà al partito ci dovremmo interrogare sulla lista unica perchè l’obiettivo è vincere”. Cosa che in casa Lega non è vista di buon occhio. “Io – afferma Salvini – farò di tutto per coinvolgere più persone e più squadre possibili, ma senza snaturarci: la Lega di Salvini non è a rimorchio come ha rischiato di essere in passato”.

 

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L'autore: Andrea Turco

Classe 1986, dopo alcune esperienze presso le redazioni di Radio Italia, Libero Quotidiano e OmniMilano approda a Termometro Politico.. Dal gennaio 2014 collabora con il portale d'informazione Smartweek. Su Twitter è @andreaturcomi
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