Analisi sondaggio Demos e Pi del 19/03/2012

Pubblicato il 21 Marzo 2012 alle 14:16 Autore: Giuseppe Martelli
sondaggio demos & pi sulle intenzioni di voto - marzo 2012

Analisi sondaggio Demos e Pi del 19/03/2012

 

Sulla Repubblica di ieri, nella consueta rubrica “Mappe” curata da Diamanti, sono stati presentati moltissimi dati che hanno generato e generano molti spunti di riflessione. Alcuni riguardano semplicemente le intenzioni di voto mentre altri sono rilevazioni demoscopiche che descrivono, in un certo senso l’attuale situazione politica in tutta la sua complessità.

 

Grazie alla prima tabella possiamo studiare il gradimento dei partiti in questa fase storica ma sopratutto possiamo analizzare il trend grazie alle stime di voto rilevate nei mesi successivi.

sondaggio demos e pi

In primo luogo appare evidente l’andamento opposto dei due maggiori partiti che, da Settembre 2011 (il periodo più acuto della crisi con lo spread schizzato oltre i 450 punti base) in poi, fanno registrare  risultati opposti: da una parte il Pd che dal 26% passa progressivamente al 29%, mentre il Pdl, già in difficoltà, scende sotto la quota del 25% contro il quasi 30% di un anno prima.

Il nuovo anno però si apre con un trend negativo per i due partiti maggiori che scontano certamente l’impopolarità delle misure adottate dai tecnici e l’insofferenza dei rispettivi elettorati. In questo scenario, come sottolineato da Diamanti, il dato rilevante risulta la somma dei due partiti maggiori che raggiunge il 50% contro il 70% delle elezioni del 2008. Questo elemento così negativo per i bipolaristi  suona molto bene all’ Udc di Casini che, dall’insediamento del governo Monti fa registrare un deciso incremento di preferenze passando dal 7% al 10%.

Meno rilevanti sono le oscillazioni degli altri partiti che, a parte la Lega,  non fanno registrare particolare variazioni tra il periodo mentre interessante è la percentuale del non voto rilevata che risulta molto inferiore rispetto ad altre survey e quindi, a nostro avviso, maggiormente credibile.

Fin qui nullo di nuovo sopratutto perché già altri sondaggisti avevano fotografato le tendenze riportate da Diamanti; tuttavia quasi nessuno avevo rilevato altri aspetti presenti nell’Atlante Politico. In particolare ci concentreremo su due prospettive che, a nostro avviso, risultano interessanti anche per aprire delle finestre sul futuro della politica Italiana.

sondaggio demos e pi

Il sondaggio sul colore politico del governo Monti ci dice almeno due cose:

-Dal suo insediamento e con il dispiegarsi delle misure economiche ,agli italiani, la matrice politico-culturale del Premier e apparsa meno confusa per cui, se pur di poco, è diminuita la percentuale di elettori che ritiene Monti e il suo governo non definibile da un punto di vista di appartenenza politico.

-Il secondo aspetto rilevante è che questa “presa di coscienza” dell’elettorato rispetto al colore politico del governo Monti rivela qualcosa di inequivocabile ossia la convinzione che, in definitiva, il governo dei tecnici sia in realtà un governo di destra.

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