Sondaggi politici SWG: i cattolici rivelano cosa serve per attrarre il loro voto

Pubblicato il 30 Aprile 2017 alle 13:24 Autore: Alessandro Faggiano
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Sondaggi politici SWG: i cattolici rivelano cosa serve per attrarre il loro voto

Nello speciale approfondimento settimanale di SWG – questa volta su cattolici e M5S – si osserva come buona parte del voto democristiano, dell’elettorato cattolico praticante, sia passato al PD. Tuttavia, una buona parte di questa fetta d’elettorato è indecisa o tendente all’astensione (38%). Proprio questa gran fetta d’elettorato fa gola a tutti i principali partiti. Beppe Grillo e Luigi Di Maio hanno già cominciato a lavorare su quel fronte. Il primo con un intervista sull’Avvenire, il secondo con dichiarazioni ammiccanti all’elettorato cattolico. Vediamo, per cominciare, il perchè del voto ai 5 Stelle da parte dei cattolici pentastellati.

Clicca QUI per il sondaggio elettorale sulle intenzioni di voto dei cattolici praticanti.

Sondaggi politici SWG, voto cattolico e M5S: punti di contatto

Come visto nel precedente articolo sull’approfondimento di SWG, il M5S non convince tra l’elettorato cattolico praticante. Per quanto riguarda le motivazioni che spingono il 22,7% di questo elettorato a votare 5 Stelle, troviamo elementi diversi rispetto a quelli preoponderanti per l’elettorato pentastellato nel suo complesso. In primo luogo, si rimarca la gran differenza sul voto dettato dal disgusto. Oltre 4 elettori grillini su 10 votano M5S attribuiscono al “disgusto per la classe politica” una delle ragioni del loro voto. D’altro canto, solo 2 elettori cattolici del Movimento su 10 la ritengono una ragione importante. Non è, quindi, il voto di protesta a pesare. I cattolici ritengono più importanti il programma e la speranza di avere un futuro. Come si evidenzia nella tabella, nonostante alcune corrispondenze, le ragioni che spingono a votare M5S sono abbastanza diverse, tra il totale degli elettori M5S e i cattolici praticanti che votano per il partito di Grillo.

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Sondaggi politici SWG: vademecum per captare il voto cattolico

Dalle risposte alla domanda: “quali sono, secondo lei, le idee che potrebbero realmente rilanciare l’Italia?” Si comprende come, in linea di massima, i cattolici praticanti abbiano idee simili sul rilancio del Paese. In primo luogo, il taglio ai costi della politica sembra il primo fattore di rilancio (60% per il totale, 57% per i cattolici praticanti). Anche il contrasto all’evasione e il taglio delle tasse sul lavoro trova il favore di quasi la metà dell’elettorato e del segmento analizzato.

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Diversamente, la gran maggioranza rifiuta – o non considera necessarie per il rilancio del Paese – l’idea dell’introduzione del reddito minimo per chi perde il lavoro; l’ Italexit; la realizzazione di grandi opere; l’investimento sulle grandi opere (TAV, ponte sullo stretto ecc.); investire sulla green economy e le privatizzazioni massive. Specialmente queste ultime due idee sono scarsamente considerate.

I risultati di questo sondaggio confermano come l’elettorato cattolico sia ampiamente diffuso a livello sociale: non sembrano esservi tratti castali né classisti. Anche dal punto di vista ideologico, l’elettorato cattolico non presenta tratti marcati. Ragione in più per tutti i partiti per esporsi nel

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Nota metodologica: in immagine

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L'autore: Alessandro Faggiano

Caporedattore di Termometro Sportivo e Termometro Quotidiano. Analista politico e politologo. Laureato in Relazioni Internazionali presso l'Università degli studi di Salerno e con un master in analisi politica conseguito presso l'Universidad Complutense de Madrid (UCM).
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