Economia Europa, come vanno i consumi al dettaglio? Italia ancora sotto i livelli del 2010 – infografiche

Pubblicato il 11 Maggio 2017 alle 10:33 Autore: Gianni Balduzzi
Economia europa, barre in blu

Economia Europa, come vanno i consumi al dettaglio? Italia ancora sotto i livelli del 2010 – infografiche

Così come la caduta nel vortice della recessione era stata molto diversificata in Europa, anche la successiva ripresa presenta realtà molto diverse. Forse ancora più diverse.

Da un lato Paesi che hanno sofferto molto poco la crisi e che di fatto hanno proseguito quasi come se nulla fosse la propria crescita. Dall’altro invece Stati che ancora non si sono ripresi, e che ancora per molto tempo non raggiungeranno i livelli pre-crisi.

Uno degli elementi più qualificanti per giudicare lo stato di salute dei Paesi è il livello dei consumi al dettaglio.

Per questo abbiamo realizzato delle infografiche per verificare come si differenziano i Paesi.

Economia Europa, i consumi risaliti solo nel tessile e nel commercio via web

Il termine di riferimento di Eurostat è il 2010, l’anno successivo al primo crollo del PIL; e osservare come le cose sono cambiate rispetto al livello di quell’anno ci dice dunque come sta andando la ripresa.

Sappiamo che in Italia e in parte altri Paesi vi è stata un’altra crisi, anche più sentita, nel 2011-2013, e questo incide, si vede.

Si vede nel fatto che per esempio prendendo i esame i consumi di cibo e bevande siamo ancora a livello 92,5, sul 2010, che poniamo uguale a 100.

Fanno peggio di noi Croazia, Spagna, Grecia, Slovenia. Al contrario i Paesi in cui questi consumi sono più cresciuti son Bulgaria, Romania, Turchia, Lituania, Ungheria. Insomma c’è convergenza in Europa, sono i Paesi più poveri quelli che stanno recuperando.

E’ possibile scegliere il settore da esaminare. Per esempio se selezioniamo un settore di nicchia, la vendita di prodotti tessili in negozi specializzati per l’Italia c’è un aumento del 3%, superiore a Germania e Austria.

Su anche gli acquisti via web, del 12%, ma qui fa impressione il dato di Ungheria, Lituania e Romania. Per cui ci sono aumenti superiori al 500%

E’ possibile però osservare come queste statistiche sono cambiate nel tempo, dal 2014, inizio della ripresa in Italia a oggi.

Quali Paesi hanno corso di più e quali meno

L'autore: Gianni Balduzzi

Editorialista di Termometro Politico, esperto e appassionato di economia, cattolico- liberale, da sempre appassionato di politica ma senza mai prenderla troppo seriamente. "Mai troppo zelo", diceva il grande Talleyrand. Su Twitter è @Iannis2003
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