Mappe, quali sono i Paesi più inconsciamente razzisti? L’Italia è tra i primi

Pubblicato il 15 Maggio 2017 alle 13:19 Autore: Gianni Balduzzi
mappe Europa in rosso e blu

Mappe, quali sono i Paesi più inconsciamente razzisti? L’Italia è tra i primi

Il metodo è probabilmente piuttosto discutibile. Ma molto anglosassone. E anche per questo ha avuto molta risonanza.

Si tratta di mostrare velocemente immagini a un soggetto che dovrà accoppiarle a concetti senza pensarci troppo.

Questo per evidenziare gli istinti profondi dell’individuo che esulano dai condizionamenti sociali.

E’ quello di cui si occupa il Project Implicit di Harvard, che ha ideato un “implicit association test” (IAT). Vengono mostrati volti di persone di varie e etnie e parole come “nice” o “good” e “bad e “evil” e si associano. Viene misurato non solo il tipo di associazione ma anche la velocità con cui viene fatta. Soprattutto quest’ultima è decisiva per la formazione di un punteggio, che indica il grado di pregiudizio inconscio. Per esempio una persona associa “nice” sia a un bianco che a un nero ma verso il nero è più lento.

In base a questo punteggio è stato possibile stilare una mappa di dove in Europa e negli USA vi sono più pregiudizi verso i neri.

Vediamole

Mappe, in Europa meno razzisti in Serbia, Scandinavia,  Regno Unito

La sorpresa forse viene dal vincitore di questa originale gara di anti razzismo. Dopo l’esame di centinaia di migliaia di risposte dal 2002 emerge che è in Serbia che vi è il punteggio inferiore di razzismo. Seguita da Slovenia e altri Paesi balcanici. Solo dopo vengono Norvegia, Irlanda, Regno Unito, e i Benelux.

Al contrario più a Est abbiamo i bias maggiori, in Repubblica Ceca, Lituania, Bielorussia. Ma anche l’Italia. Che è il Paese occidentale con più pregiudizi sulla mappa.

mappe Europa in rosso e blu

Mai come il Mississippi negli USA, dove una analoga mappa sorprende meno. E’ al Sud infatti che appaiono esserci più pregiudizi verso i neri. Come del resto la storia del Paese insegna molto bene.

mappe USA in rosso e blu

Certamente si tratta di un metodo controverso, che rimarrà tale, ma sicuramente l’esito è molto interessante da esaminare. Senza dare giudizi troppo avventati sulla sua supposta validità.

L'autore: Gianni Balduzzi

Editorialista di Termometro Politico, esperto e appassionato di economia, cattolico- liberale, da sempre appassionato di politica ma senza mai prenderla troppo seriamente. "Mai troppo zelo", diceva il grande Talleyrand. Su Twitter è @Iannis2003
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