Vi ricordate il Mend? Un giorno ricorderemo Boko Haram

Pubblicato il 25 Giugno 2014 alle 08:39 Autore: Raffaele Masto

Altri sequestri di ragazze nel nord della Nigeria da parte di Boko Haram. E’ una storia che sembra non finire mai. E sembrerebbe che questa setta sanguinaria e surreale sia invincibile. Sembrerebbe che tutto il nord est della Nigeria sia ormai nelle mani di questo gruppo che, nelle intenzioni, vorrebbe creare un emirato autonomo negli stati di Yobe, di Adamawa e del Borno.

Ma questo gruppo è realmente invincibile? Niente affatto. Il problema è che le forze speciali nigeriane, l’esercito, la polizia sono del tutto impreparate ad affrontare la situazione. Non sono nemmeno motivate. Anzi, a volte sono sensibili ad interessi che le spingerebbero a rendere la vita dura al governo federale piuttosto che a Boko Haram.

Il problema è che oggi Boko Haram serve interessi politici in prevalenza interni, quelli di èlite politiche ed economiche o di potenti lobby di faccendieri del nord del paese. Quando questi cesseranno di esercitare il loro influsso Boko Haram scomparirà come è nato.

boko haram

Vi ricordate il MEND, nel Delta del Niger? Nella seconda metà del duemila questa formazione guerrigliera è stata una spina nel fianco delle multinazionali del petrolio e del governo federale. Poi improvvisamente è scomparsa, volatilizzata nel nulla.

Come Boko Haram oggi, anche allora il Mend serviva interessi politici interni e quelli di potenti bande di gangster al confine tra politica e malavita. Quando quell’influsso è finito il Mend è scomparso.

Per Boko Haram, però, non è affatto detto che quell’influsso finisca presto. Ma ciò che è certo è che se si vuole realmente combattere questa formazione, bisogna colpire quegli interessi di cui sopra. Interessi che sono molto ramificati, molto forti e che a volte conducono anche all’estero, molto vicino a noi.

L'autore: Raffaele Masto

Giornalista di Radio Popolare-Popolare Network. E' stato inviato in Medio Oriente, in America Latina ma soprattutto in Africa dove ha seguito le crisi politiche e i conflitti degli ultimi 25 anni. Per Sperling e Kupfer ha scritto "In Africa", "L'Africa del Tesoro". Sempre per Sperling e Kupfer ha scritto "Io Safiya" la storia di una donna nigeriana condannata alla lapidazione per adulterio. Questo libro è stato tradotto in sedici paesi. L'ultimo suo libro è uscito per per Mondadori: "Buongiorno Africa" (2011). E' inoltre autore del blog Buongiornoafrica.it
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