ISIS sconfitto, la mappa del ritiro dello Stato islamico

Pubblicato il 22 Giugno 2017 alle 11:50 Autore: Gianni Balduzzi
ISIS sconfitto

ISIS sconfitto, la mappa del ritiro dello Stato islamico in Medio Oriente

Nel 2014 il mondo fu sconvolto dalla notizia della conquista di Mosul da parte dell’ISIS.

Era la prima volta che un gruppo terrorista si impadroniva di un territorio e di una grande città. La proclamazione del califfato metteva il mondo di fronte al rischio di una dilagarsi a macchia d’olio. L’obiettivo più immediato era impadronirsi di Siria e Iraq, dove già era presente una guerra civile.

Il pessimismo era alto, visto anche l’appoggio, nascosto, di alcuni Paesi sunniti come Qatar o Turchia, in funzione anti-sciita. E anti-Iran. Il regime di Assad era dato in pericolo, sotto il peso sia dei ribelli che appunto dell’ISIS. Così come in Iraq il disimpegno degli USA sembrava lasciare scoperto il governo locale a maggioranza sciita.

Tuttavia è stato il maggiore interventismo iraniano e russo a cambiare le cose. Oltre che a una forza maggiore del previsto delle milizie curde.

Lentamente come vediamo nella mappa dinamica tratta da VividMaps il territorio di Al Baghdadi è andato man mano ritirandosi.

ISIS sconfitto, ma il pericolo terrorismo è sempre più forte

Si vede bene come la macchia nera dell’ISIS si sia ritirata, sotto l’avanzata delle diverse forze. Del governo siriano a a Ovest, che ha riconquistato Palmira e la zona di deserto centrale, arrivando fino al confine irakeno nei giorni scorsi.

Del governo irakeno che da Est ha scacciato l’ISIS dal triangolo sunnita nell’Ovest Iraq e sta assediando Mosul.

Ma ance delle milizie curde da Nord che hanno quasi totalmente espulso l’ISIS dal nord della Siria e stanno conquistando Raqqa. Che è la capitale non ufficiale del califfato.

Rimangono le roccaforti intorno a Deir Ezzor, e le aree di deserto al confine tra Siria e Iraq, ma il sogno di un califfato islamico sembra tramontato.

ISIS sconfitto

Non si placa però il pericolo di terrorismo. Anzi. La sconfitta sul terreno potrebbe rinfocolare un desiderio di vendetta e spedire come schegge impazzite terroristi in tutto l’Occidente.

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L'autore: Gianni Balduzzi

Editorialista di Termometro Politico, esperto e appassionato di economia, cattolico- liberale, da sempre appassionato di politica ma senza mai prenderla troppo seriamente. "Mai troppo zelo", diceva il grande Talleyrand. Su Twitter è @Iannis2003
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