Fidget Spinner: com’è nato e perché sarebbe un antistress

Pubblicato il 28 Giugno 2017 alle 11:04 Autore: Daniele Sforza
Fidget Spinner: com'è nato e perché è un antistress

Fidget Spinner: com’è nato e perché sarebbe un antistress.

Se cercate Fidget Spinner su Instagram, vi appariranno quasi 1 milione di post pubblici. Video dimostrazioni, foto e trucchi del mestiere, per lo più. Anche se andate in un qualsiasi negozio, rischiate di trovarlo sullo scaffale. Al modico prezzo di 2,50 euro. O poco più, dipende dal materiale. Se poi vi guardate intorno, noterete molti individui – piccini, ma anche grandi – giocare con questa trottola moderna. Ma cos’è veramente il fidget spinner? Com’è nato? Cosa si nasconde dietro il suo grande successo come antistress?

Fidget Spinner: com’è nato

Probabilmente vi sarete chiesti anche quanto stia guadagnando oggi l’inventore del fidget spinner. La risposta è semplice, lapalissiana: 0 euro. Catherine Hettinger sta guadagnando 0 dollari dalla trottola più pazza del momento. La donna inventò questo gioco nel lontano 1993. Era estate e la Hettinger aveva una malattia piuttosto debilitante: la miastenia gravis. Si tratta di una malattia neuromuscolare che procura problemi muscolari e affaticamento. A causa di questa patologia la donna non poteva giocare con la figlia Sara, che oggi ha 30 anni. Per questo motivo chiama a raccolta le sue capacità ingegneristiche e inventa qualche giocattolo con cui far giocare la figlia. Tra questi c’è una particolare trottola che sembra essere il giocattolo preferito da Sara. Questo spinge Catherine a perfezionare il giocattolo fino a farlo diventare il primo vero e originale fidget spinner.

A perfezionamento compiuto, nel 1997 Catherine brevetta l’idea. L’intenzione è quella di proporla alle aziende di giocattoli e farci un mucchio di soldi. Il classico sogno americano, insomma. Così va alla Hasbro, ma i vertici dell’azienda di Rhode Island rifiutano l’idea. Il fidget spinner non ha avuto il successo e nel 2005 il brevetto non viene rinnovato. Non per delusione della Hettinger, bensì per motivi economici. Catherine non ha i 400 dollari sufficienti a rinnovare il brevetto del fidget spinner. E oggi le aziende lo producono in diverse varianti facendo soldi, senza che la Hettinger veda il becco di un quattrino. Anzi, la donna vive in un appartamento economico in un condominio in quartiere alla periferia di Orlando. E fatica ad arrivare a fine mese. Tuttavia sta preparando una versione originale del suo primo spinner da finanziare su Kickstarter. Sperando di riprendersi quanto dovuto.

Fidget Spinner: perché è un antistress

Ci sono diverse correnti di pensiero sul fidget spinner. Le due principali sono su due sponde opposte. C’è chi definisce il fidget spinner pericoloso, chi invece un ottimo antistress anche per curare disturbi e patologie varie. La verità? Probabilmente sta nel mezzo. Sul pericolo del fidget spinner girano parecchie bufale e fake news. Il vero danno dello spinner sta nel fatto che possa distrarre i bambini. Opposto il pensiero di chi lo definisce un ottimo modo per concentrarsi. Come? Focalizzando la propria agitazione sul movimento delle ali (“fidget” significa proprio “agitarsi”) che aiuterebbe la concentrazione e la riflessione. Un vero e proprio antistress, insomma. Che poi ci si possa chiedere quale stress abbiano i bambini, questa è un’altra storia.

La funzione calmante del fidget spinner

Meglio quindi spostarci su un altro filone per comprendere meglio perché il fidget spinner piace. La cura dei disturbi. Nonostante non ci siano prove scientifiche a riguardo – ma siamo sicuri che l’argomento sia allo studio – questa trottola impazzita è stata provata con successo su chi è affetto da disturbi quali il deficit dell’attenzione e una forte iperattività. Ci sono diversi insegnanti, soprattutto negli Stati Uniti, che hanno benedetto l’invenzione del prodotto proprio per questo motivo. Inoltre, sempre secondo i fautori dello spinner, aiuterebbe la concentrazione anche dei bambini autistici, calmandoli nei momenti più concitati.

Come rilevano due studiosi di scienze comportamentali alla Harvard Business School, Francesca Gino e Michael Norton, una spiegazione delle capacità antistressanti di un qualsiasi prodotto può essere causato dalla ritualità e dalla ripetitività. Il funzionamento del fidget spinner, in questo senso, può aiutare a creare una struttura e una stabilità assente nella vita reale. La ripetitività è rassicurante, confortevole. In breve, calma il soggetto – iperattivo nella realtà – che la pratica. Proprio come in un piccolo rituale.

Eccola qui la funzione antistress del fidget spinner. Su cui però dobbiamo ancora aspettare le risposte e le conferme della scienza.

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L'autore: Daniele Sforza

Romano, classe 1985. Dal 2006 scrivo per riviste, per poi orientarmi sulla redazione di testi pubblicitari per siti aziendali. Quindi lavoro come redattore SEO per alcune testate online, specializzandomi in temi quali lavoro, previdenza e attualità.
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