Movimento democratici e progressisti: si lancia la sfida a Renzi

Pubblicato il 30 Giugno 2017 alle 17:05 Autore: Federico Gonzato
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Movimento democratici e progressisti: si lancia la sfida a Renzi

A distanza di due settimane dall’incontro del Teatro Brancaccio promosso da Anna Falcone e Tommaso Montanari, sabato 1 luglio si replica. Questa volta, ad incontrarsi nella cornice di Piazza Santi Apostoli a Roma è la sinistra di Campo progressista e Articolo 1 – Movimento Democratico e Progressista. Quella di sabato sarà l’occasione di ritrovo per le cosiddette “Officine delle idee”; gli incubatori politici radicati a livello territoriale creati lo scorso 11 marzo; quando venne lanciato il progetto dall’ex sindaco di Milano.

Movimento democratici e progressisti: alleanze possibili

A fare da sfondo alla manifestazione, l’intensificarsi del dibattito all’interno dell’area del centrosinistra sul tema alleanze. Un dibattito che vede la tensione salire dopo il doppio turno di elezioni amministrative, con il netto calo del centrosinistra a favore del centrodestra.

In questi mesi la figura di Giuliano Pisapia è stata additata come quella di un possibile federatore di una nuova lista di centrosinistra; un’unione larga delle forze progressiste alternative a Renzi. Questa, è stata sin da subito l’idea di Articolo 1 – Movimento Democratico e Progressista. Il partito guidato da Roberto Speranza ha sin dal primo momento aderito al progetto. Mdp sarà dunque presente a Piazza Santi Apostoli a sostegno di Pisapia.

Nelle ultime ore, la strada verso la coalizione di centrosinistra si è fatta sempre più accidentata. Dopo i ballottaggi di domenica scorsa, Matteo Renzi ha escluso qualsiasi idea di larga coalizione. Glaciali le sue parole di lunedì nel corso di Ore Nove, la rassegna stampa mattutina dei dem: “Lo schema di Pisapia, di Prodi e di tanti altri era chiaro; facciamo una coalizione larga e con quella vinciamo. Ma non ha funzionato. Genova sta lì a dimostrarlo; ha dimostrato anche che se metti uno di Mdp come candidato il voto borderline va a destra”.

Cambio di rotta quindi. Dopo gli ammiccamenti alcune settimane fa, Renzi chiude la porta a Pisapia.

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Movimento democratici e progressisti: si guarda a sinistra

Sul versante opposto, quello della “sinistra-sinistra”, la riunione del Brancaccio aveva palesato una certa insofferenza nei confronti di Pisapia ed Mdp. Significativi di quella giornata rimangono i fischi a Miguel Gotor; bersaniano presente alla manifestazione che aveva come principali sponsor Sinistra Italiana e Possibile.

Non una bella accoglienza dunque per i supporters di Pisapia. Ma qualcosa potrebbe cambiare alla luce della chiusura renziana. Lo stop impresso da Renzi ad un possibile accordo fra il PD e Campo Progressista potrebbe spingere quest’ultimo verso un accordo con il popolo radunato dalla Falcone e da Montanari.

In sostanza, un riavvicinamento al gruppo costituito da Sinistra Italiana e da Possibile, guidato da Pippo Civati. D’altronde, proprio Civati, nel corso dell’assemblea al Brancaccio, si era cimentato nel ruolo di pontiere fra la sinistra più intransigente e la proposta di Campo Progressista ed Mdp.  “Dobbiamo dialogare anche con chi in questi anni ha fatto qualche cazzata. I nostri nemici non cerchiamoli nelle nostre più immediate vicinanze”, disse il segretario di Possibile in quell’occasione.

Movimento democratici e progressisti: “Nessuno escluso”

“Nessuno escluso”. Questo lo slogan della manifestazione di sabato che vedrà in prima fila gli uomini di Pisapia e di Mdp. Uno slogan che è anche un chiaro messaggio di apertura. Un’apertura che arriva proprio dal deputato di Mdp Arturo Scotto.

Contattato da Termometro Politico, Scotto ha precisato: “A sinistra come è ovvio c’è dibattito. Non mi piacciono le analisi del sangue verso nessuno; in qualche passaggio degli interventi del Brancaccio emergeva questo. Non si deve fare a gara tra chi è più puro. Occorre trovare un minimo comune denominatore sul programma; anche con chi era in quel teatro. La sfida è grande; costruire una sinistra di governo in grado di avere la forza per imporre un’agenda fondata su lavoro e diritti”.

Riguardo alla notizia che era trapelata alcuni giorni fa di una possibile confluenza di Mdp in Campo Progressista, Arturo Scotto fugge ogni dubbio: “Ipotesi di scioglimento non sono all’ordine del giorno. Mdp ha raccolto energie vere; di persone che da anni non facevano più politica e che domandavano un tetto, un luogo dove fare militanza ed elaborare idee. Nessuno di noi ha mai immaginato che fosse autosufficiente. Piuttosto la start-up di una forza politica più grande e inclusiva della sinistra. Lavoriamo a questo”.

La manifestazione di Campo Progressista è dunque un invito al dialogo. Una proposta ai tanti nel centrosinistra, in particolare nel PD, che in questi giorni hanno dimostrato insofferenza nei confronti della linea renziana. Si pensi al ministro Dario Franceschini, che riguardo alle comunali ha twittato che “qualcosa non ha funzionato”, ricevendo i rimproveri dei renziani. Ma si pensi anche a Walter Veltroni, che non ha risparmiato critiche al PD, paragonandolo alla vecchia Margherita.

Movimento democratici e progressisti: c’è anche Orlando

Ѐ Enrico Rossi, presidente della Toscana tra i fondatori di Mdp, che, nella giornata di mercoledì 28, apre proprio a loro via Facebook: “Noi li aspettiamo in Articolo Uno e sabato a Roma”. Quel che è certo, è che sabato, a Roma, oltre a Mdp e al Centro Democratico di Bruno Tabacci ci sarà anche Andrea Orlando, esponente della minoranza PD. Si allontanerà dunque dalle riunioni dei circoli del PD; indette proprio per le giornate di sabato 1 e domenica 2 luglio.

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Movimento democratici e progressisti: i giovani MoDemPro

Intanto è Mdp che si sta mobilitando maggiormente per la manifestazione di sabato, nell’ottica di un nuovo centrosinistra. Il movimento di Speranza, Scotto e Rossi appare dinamico anche a livello giovanile. Nella giornata del 23 giugno scorso, Articolo Uno ha lanciato infatti un documento destinato ai giovani tra i 14 e i 30 anni. In due giorni, l’appello ha riscosso quasi 700 firme di under 30 da tutta Italia.

Raggiunto da Termometro Politico, Andrea Quaresimin, responsabile per il Veneto dei Giovani Articolo UNO – Mdp , ha sostenuto: “l’obiettivo di questo documento è dare un segnale forte da cui la sinistra deve ripartire. Questo manifesto è infatti la prova che ci sono tantissimi under 30 in giro per l’Italia animati dalla passione per la cosa pubblica e intenzionati ad essere membri attivi di una politica progressista e inclusiva”.

Nello specifico, il documento si presenta come un’analisi critica dell’odierna società e della precaria condizione dei giovani italiani. Si legge: “Noi –  i giovani –  viviamo la dimensione della precarietà e dell’assenza di certezze come la regola; come una condizione esistenziale e ontologica apparentemente priva di soluzione. Allo stesso tempo, gli spazi di partecipazione e di iniziativa politica sono franati e ora sono tutti da ricostruire”.

A questo, Quaresimin aggiunge: “Vogliamo reagire e diventare i veri protagonisti di una rigenerazione della sinistra; di un’Italia europeista, capace di attuare i valori della Costituzione repubblicana”. Sabato, il battesimo di questa sinistra con la manifestazione indetta per le ore 16.30. Un momento di prove generali, nel quale si testerà effettivamente, per la prima volta, il peso popolare di questo Campo Progressista.

Federico Gonzato

L'autore: Federico Gonzato

Veronese, classe 1995. Nel luglio 2017 si laurea con lode in Scienze politiche all'Università di Padova. Studia Mass media e politica presso l'Università di Bologna - Campus di Forlì. Appassionato di giornalismo politico e società, segue l'attualità e il dibattito politico interno. Amante della lettura e della pallavolo, milanista nostalgico. Per Termometro Politico mi sono occupato di politica interna. Ora scrivo di Esteri, in particolare di politica d'Oltre Manica.
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