Legge elettorale, Di Maio a Renzi “Incontriamoci Giovedì”

Pubblicato il 30 Giugno 2014 alle 12:50 Autore: Gabriele Maestri

Di Maio a Renzi: “Incontriamoci giovedì”. Si sono viste la scorsa settimana la delegazione del Movimento 5 Stelle e quella del Pd guidata dal premier e segretario del Pd Matteo Renzi, e salutate con l’intesa di rivedersi per un nuovo incontro nel corso del quale discutere da un punto di vista più tecnico le rispettive proposte e valutare insieme eventuali punti di incontro.

Oggi Luigi Di Maio, vicepresidente della Camera, del Movimento 5 Stelle si rivolge a Renzi dalla sua pagina Facebook e Twitter. Scrive Di Maio a Renzi: “Renzi non c’è tempo da perdere e tanto da fare. Noi siamo pronti. Incontriamoci giovedì per la legge elettorale”.

Subito si scatenano i commenti. Crede poco alla buona riuscita dell’operazione Gianluca Russo che scrive: “Avete fatto questi incontri ma già si sa che non porteranno da nessuna parte”. Sarcastico il commento di Roberto Conoscenti “…Sempre che Berlusconi ti dia l’ok!”. Mentre altri come condividono l’impostazione del Movimento 5 Stelle. C’è chi ad esempio come Massimo Di Muoio incoraggia l’iniziativa: “Fiato sul collo e pressing costruttivo”.

di maio a renzi

A questo punto si attende la risposta del destinatario della comunicazione Matteo Renzi.

L'autore: Gabriele Maestri

Gabriele Maestri (1983), laureato in Giurisprudenza, è giornalista pubblicista e collabora con varie testate occupandosi di cronaca, politica e musica. Dottore di ricerca in Teoria dello Stato e Istituzioni politiche comparate presso l’Università di Roma La Sapienza e di nuovo dottorando in Scienze politiche - Studi di genere all'Università di Roma Tre (dove è stato assegnista di ricerca in Diritto pubblico comparato). E' inoltre collaboratore della cattedra di Diritto costituzionale presso la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Parma, dove si occupa di diritto della radiotelevisione, educazione alla cittadinanza, bioetica e diritto dei partiti, con particolare riguardo ai loro emblemi. Ha scritto i libri "I simboli della discordia. Normativa e decisioni sui contrassegni dei partiti" (Giuffrè, 2012), "Per un pugno di simboli. Storie e mattane di una democrazia andata a male" (prefazione di Filippo Ceccarelli, Aracne, 2014) e, con Alberto Bertoli, "Come un uomo" (Infinito edizioni, 2015). Cura il sito www.isimbolidelladiscordia.it; collabora con TP dal 2013.
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