Bitcoin: satelliti nello spazio, cos’è Blockstream Satellite

Pubblicato il 22 Agosto 2017 alle 12:32 Autore: Daniele Sforza
Bitcoin nello spazio: cos'è Blockstream Satellite

Bitcoin: satelliti nello spazio, cos’è Blockstream Satellite.

L’obiettivo è quello di svincolare Bitcoin dall’utilizzo della rete. Con questo proposito, nel giorno di ferragosto, Blockstream ha comunicato l’avvio di un programma satellitare. Quest’ultimo è denominato Blockstream Satellite e al momento è un sistema in versione beta. Il programma satellitare ha come finalità quella di consentire accesso ai Bitcoin da ogni parte della Terra, senza il bisogno di una rete. Per ora, tuttavia, la versione beta permette l’accesso solo dal continente europeo e africano, oltre che da gran parte del continente americano. In una seconda fase, il programma dovrebbe essere espanso a livello globale.

Bitcoin: cos’è Blockstream Satellite

In questi ultimi giorni Bitcoin sta facendo parlare molto di sé. Dopo aver aumentato il valore della sua capitalizzazione, la criptovaluta sta facendo discutere anche per i progetti futuri. E per le previsioni rosee su cui scommettono gli analisti. Blockstream Satellite ha come scopo quello di eliminare l’unica struttura centralizzata su cui poggia Bitcoin: internet. Senza la rete, infatti, sarebbe impossibile agire in qualunque modo sulla moneta virtuale. Dall’estrazione di quest’ultima, il cosiddetto data mining, all’effettuazione delle transazioni.

Con Blockstream Satellite, internet non sarebbe più un vincolo. Al posto di internet, per effettuare le transazioni, verrebbe sfruttato il collegamento ai satelliti del sistema Blockstream. E Bitcoin andrebbe a diventare una valuta completamente globale. Perché sarebbe accessibile da qualunque parte del mondo, anche in quelle zone più disagiate, dove internet non c’è. E proprio in quelle zone, BTC potrebbe assumere un valore molto importante. E le persone che vivono in quelle aree, godere dei benefici maggiori dalla criptovaluta, proprio a causa di un’economia poco stabile.

Bitcoin: ancora ottimismo sul futuro della criptovaluta

Dopo l’ottima crescita registrata nelle prime due decadi di agosto, era naturale un ribasso. Nel momento in cui scriviamo, BTC veleggia a 3.883 dollari. Questa mattina è stato toccato il minimo a 3.640 dollari. Poi il rialzo e infine l’attuale stabilità. Tuttavia, le previsioni su Bitcoin restano ancora rosee e pervase di ottimismo. Dai 3.500 dollari previsti da Goldman Sachs circa un mese, si è passato a prevedere un incremento fino a quota 5.000 dollari entro il 2018.

Le stime provengono dagli autorevoli Quartz e Fortune, ma non solo. Anche l’analista di Standpoint Research, Ronnie Moas, ha pubblicato un report che guarda lontano nel futuro. Secondo le sue previsioni, entro il 2027, ben 200 trilioni di dollari che attualmente vengono investiti in azioni, obbligazioni o materie prime saranno convertite in BTC o in altre criptovalute.

Seguendo il ragionamento di cui sopra, Moas prevede che BTC spopolerà tra le economie emergenti, mentre si confermerà tra le economie già avanzate. In queste ultime, BTC diventerà uno dei modi migliori e più convenienti per diversificare il proprio portafoglio e quindi gli investimenti.

L’ottimismo su Bitcoin, secondo Fortune, si basa anche sul maggiore interesse che le istituzioni finanziare stanno rivolgendo verso la criptovaluta. Oltre al vincolo della rete, tuttavia, c’è da riflettere sulla quantità limitata di Bitcoin. Non un bene infinito, ma in via di esaurimento. E questo potrà influire notevolmente sul futuro di BTC e sulla crescita apparentemente senza fine del suo valore.

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L'autore: Daniele Sforza

Romano, classe 1985. Dal 2006 scrivo per riviste, per poi orientarmi sulla redazione di testi pubblicitari per siti aziendali. Quindi lavoro come redattore SEO per alcune testate online, specializzandomi in temi quali lavoro, previdenza e attualità.
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