Gino Strada silura Minniti: “storia da sbirro” causa torture ai migranti

Pubblicato il 6 Settembre 2017 alle 11:45 Autore: Daniele Sforza
Gino Strada contro Minniti sui migranti: è uno sbirro

Gino Strada silura Minniti: “storia da sbirro” causa torture ai migranti.

È bastato l’accenno a un sondaggio sui ministri più apprezzati del governo Gentiloni per far esplodere Gino Strada. Il fondatore di Emergency, in un’intervista a Radio Capital, ha usato parole di fuoco contro il ministro dell’Interno Marco Minniti, definendolo uno “sbirro”. E accusando le sue politiche sui migranti. Un attacco che ha fatto il giro del web, soprattutto per le dure parole usate da Strada contro la carica istituzionale. Non solo. Il fondatore di Emergency ha anche commentato il recente accordo con il governo libico, considerandolo “un atto di guerra contro i migranti”.

Gino Strada contro Marco Minniti: ecco quello che ha detto

A Gino Strada non va giù il decreto di un sondaggio che ha definito Marco Minniti “il ministro più apprezzato del governo Gentiloni”. Per il fondatore di Emergency, “Minniti ha una storia da sbirro e va avanti su quella strada lì”. Dure le parole di Strada contro il ministro.

Per lui ributtare in mare o riconsegnare bambini, donne incinte e poveracci a quelli lì in Libia, e farli finire nelle carceri ammazzati o torturati, è una cosa compatibile con i suoi valori. E si sente orgoglioso di quello che fa”.

L’accusa contro Minniti è forte. E Strada si pone diversi interrogativi sul suo ruolo. Ad esempio, chiedendosi come mai un ministro dell’Interno si impegni per accordi internazionali. E al tempo stesso dimentichi che la questione dei migranti rappresenta innanzitutto un problema sociale e di sicurezza interna del Paese.

Gino Strada sull’accordo con Tripoli

Durante l’intervista, Strada ha anche commentato il recente accordo con il governo libico condotto proprio dal ministero dell’Interno. Secondo il fondatore di Emergency, l’accordo rappresenta un vero e proprio “atto di guerra contro i migranti”.

Poi, rincarando la dose, ha concluso:

Noi già oggi siamo responsabili di diversi morti, diverse persone torturate. Centinaia o migliaia di casi di violazione dei diritti umani. E per soddisfare il nostro egoismo e la necessità di una politica di livello infimo, non esitiamo a ributtare questa gente in quell’inferno. Nelle mani di torturatori assassini.

Un duro j’accuse di Strada contro l’attuale governo Gentiloni e le sue prese di posizioni nei confronti della questione migranti.

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L'autore: Daniele Sforza

Romano, classe 1985. Dal 2006 scrivo per riviste, per poi orientarmi sulla redazione di testi pubblicitari per siti aziendali. Quindi lavoro come redattore SEO per alcune testate online, specializzandomi in temi quali lavoro, previdenza e attualità.
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