Corea del Nord, ultime notizie: piano per uccidere Kim, cosa c’è di vero

Pubblicato il 13 Settembre 2017 alle 14:05 Autore: Guglielmo Sano
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Corea del Nord, ultime notizie: piano per uccidere Kim, cosa c’è di vero

La Corea del Sud è il paese maggiormente minacciato dal programma nucleare del regime di Kim Jong-un. Se non altro perché la propria capitale è a una manciata di chilometri dalla frontiera con la Corea del Nord. Dopo l’ultimo test di Pyongyang, il governo sudcoreano ha dichiarato di voler allestire entro l’anno un corpo d’élite in grado di colpire velocemente oltre il confine. Song Young-moo, ministro della Difesa di Seul, l’ha definito “decapitation unit”. Infatti, una delle missioni della Spartan 3000 potrebbe essere proprio quella di assassinare personalità di spicco nordcoreane. A cominciare proprio dal leader supremo. Anche negli anni 60 era stata messa in piedi un’unità simile; sempre sull’onda della minaccia costituita dal Nord. A quei tempi, l’obiettivo era Kim Il-sung, il nonno dell’attuale leader.

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Pare che già durante la presidenza di Park Geun-hye, poi sottoposta a impeachment, si pensava di controbattere ai test nordcoreani con questa mossa. Secondo i piani dell’ex presidente, l’unità speciale sarebbe stata operativa non prima del 2019. Vista la rapida escalation dell’aggressività di Pyongyang, l’attuale Presidente Moon Jae-in ha pressato perché fosse pronta prima. È una questione di deterrenza, naturalmente. Moon ha sempre proposto la denuclearizzazione del suo paese e della penisola coreana in generale.

Corea del Nord, ultime notizie: piano per uccidere Kim, cosa c’è di vero

Un blitz volto a uccidere il dittatore nordcoreano scatenerebbe una risposta mortale per la Corea del Sud in ogni caso; anche se avesse successo. Ecco perché, secondo molti analisti, è stato annunciata la creazione della “decapitation unit”. D’altronde, anche la logica imporrebbe di non “avvertire” l’obiettivo di un’operazione che poggia del tutto sull’effetto sorpresa. Insomma, la Corea del Sud non ha intenzione di dare vita a un programma nucleare sul modello nordcoreano. Semmai, vuole portare il Nord a trattare. Quale migliore arma a questo punto se non far temere Kim Jong-un per la sua vita.

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L'autore: Guglielmo Sano

Nato nel 1989 a Palermo, si laurea in Filosofia della conoscenza e della comunicazione per poi proseguire i suoi studi in Scienze filosofiche a Bologna. Giornalista pubblicista dal 2018 (Odg Sicilia), si occupa principalmente di politica e attualità
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