Concorso Polizia: nessuna irregolarità, Minniti conferma 1400 ispettori

Pubblicato il 6 Ottobre 2017 alle 11:05 Autore: Daniele Sforza
Concorso Polizia per vice ispettori: nessuna irregolarità per Minniti

Concorso Polizia: nessuna irregolarità, Minniti conferma 1400 ispettori.

Il Concorso Polizia riservato a 1.400 viceispettori della Polizia di Stato è salvo. Solo anomalie, non vizi di sistema. Così ha dichiarato il ministro degli Interni Marco Minniti. Un concorso, quello fatto ormai nel lontano 2014, che non è stato certamente esente da sospetti di irregolarità. Nonostante un numero di ricorsi “rilevante” e “di gran lunga superiore a quello fisiologico”, il concorso non ha mostrato vizi sistemici. Soltanto un ricorso è stato accolto: quello di un candidato il cui elaborato non è stato considerato originale. I reclami hanno infatti riguardato prevalentemente gli elaborati conclusi dagli idonei. Che sarebbero stati pieni di errori e strafalcioni. Senza contare “l’impossibile statistica della distribuzione dei voti” denunciata dal professor Alessandro Polli, docente di statistica economica all’Università La Sapienza di Roma.

Concorso Polizia per vice ispettori: per Minniti non è da annullare

Lo spettro dell’annullamento del Concorso per vice ispettori di Polizia di Stato si è quindi ormai allontanato. Il ministro ha riferito come “la scelta dell’amministrazione non è di procedere ad attività in via di autotutela. Come l’annullamento delle prove scritte e dell’intera procedura concorsuale”. Il Concorso vide la partecipazione di oltre 20 mila candidati. Di questi, più della metà (circa 7 mila) vennero ammessi alle prove scritte. Al colloquio orale andarono in 2.128, mentre i vincitori furono 1.400. Recentemente è iniziato il corso di studio per i candidati ammessi. Che avevano il timore di come il concorso potesse essere annullato. Ma le segnalazioni (inoltrate in numero ingente) sono state considerate infondate. “Non ci sono stati vizi sistemici della procedura”.

Concorso Polizia vice ispettori: gli errori

Gli errori riscontrati sono stati piuttosto gravi. Non solo sotto l’aspetto ortografico-grammaticale. Ma soprattutto sotto l’aspetto normativo. Il tema era il seguente: “Struttura del reato, cause di giustificazione, l’esercizio del diritto, l’adempimento del dovere e l’uso legittimo delle armi”. Un candidato, ad esempio, aveva concretizzato la possibilità di sparare alle gambe di un rapinatore in fuga per fermarlo. In un altro elaborato, spicca una curiosa definizione di omicidio. “Un soggetto che deve uccidere una persona con la pistola”. La legittima difesa è valida anche nell’eventualità in cui l’offesa sia posta da cose o animali. Non mancano stravolgimenti delle basi del diritto penale.

E poi gli errori grammaticali. Vi sono stati elaborati “fuori tema” e con errori grossolani che sono stati ammessi, a differenza di altri testi puliti e corretti che sono stati scartati. Tra gli idonei, il termine ammenda diventa “ammenta”. Handicap è stato scritto come si pronuncia, letteralmente: “endicap”. Con “fondamentale”, si va a capo così: “fondame-ntale”. Ed estrema ratio diventa “estrema orazio”. Senza dimenticare il candidato che, a fine tema, ringrazia la commissione per l’attenzione e si scusa per gli errori grammaticali.

Concorso Polizia 2014 per vice ispettori: le altre anomalie

Anche altre anomalie hanno segnato il suddetto concorso. Come quello stesso identico punteggio che accomuna oltre 1.400 candidati passati alla prova scritta.  Elaborati che tra l’altro sono stati segnalati anche per la copiatura di alcune parti da internet o libri di testo. Tutto questo è bastato affinché il Capo della Polizia Gabrielli si schierasse dalla parte dei ricorrenti. Ma la commissione esaminatrice, non provvide alla rivalutazione degli elaborati. E i candidati esclusi che avevano fatto ricorso, ebbero conferma di restare esclusi.

A oggi, anche il ministro dell’Interno Minniti ha confermato la regolarità del concorso. “Solo anomalie, non vizi sistemici”. Niente più veleni, insomma, per il ministro. E nessun annullamento in vista. Con la rabbia (e le polemiche) dei candidati che hanno fatto ricorso.

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L'autore: Daniele Sforza

Romano, classe 1985. Dal 2006 scrivo per riviste, per poi orientarmi sulla redazione di testi pubblicitari per siti aziendali. Quindi lavoro come redattore SEO per alcune testate online, specializzandomi in temi quali lavoro, previdenza e attualità.
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