Spesometro 2017: elaborazione file e chiarimenti, FAQ dell’Agenzia entrate

Pubblicato il 12 Ottobre 2017 alle 11:06 Autore: Daniele Sforza
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Spesometro 2017: elaborazione file e chiarimenti, FAQ dell’Agenzia entrate.

Continuano i problemi relativi allo Spesometro 2017. E di conseguenza arrivano anche nuovi chiarimenti dall’Agenzia delle Entrate, al fine di sciogliere i dubbi. Nuove FAQ per arricchire una guida che finora ha cercato di orientare i professionisti persi in un oceano di bug e informazioni inesatte. Con l’aggiornamento del vademecum, l’Agenzia delle Entrate risponde così ad alcuni dubbi che più assillano i professionisti, come ad esempio quelli che riguardano l’elaborazione file. Ribadiamo infine che la nuova scadenza per l’invio della comunicazione dati e fatture emesse e ricevute relative al primo semestre 2017 è il 16 ottobre. A meno che non ci sia un’ennesima proroga (di cui però oggi non si sa nulla).

Spesometro 2017: chiarimenti su elaborazione file

Arrivano nuovi chiarimenti da parte dell’Agenzia delle Entrate. Soprattutto per quanto riguarda l’elaborazione file. L’Agenzia ha riportato che l’elaborazione file richiede fino a tre giorni. Fin quando il processo di elaborazione non è concluso, è possibile monitorare i file trasmessi inserendo nella barra di ricerca l’identificativo del file stesso.

Una volta che il file è elaborato, sarà possibile interrogare lo stato usando tutti i filtri previsti dalla funzione di ricerca. E non solo tramite identificativo. Per quanto riguarda lo scarto invece, l’Agenzia ha elargito chiarimenti anche nel caso in cui il file con l’identificativo richiesto risulta scartato ma non risultano visibili i dettagli né il nome del file medesimo. Questa eventualità vuole dire che è stato impossibile riconoscere il firmatario. A tal proposito, lo scarto è stato causato dalla mancanza della firma elettronica o dalla presenza di una firma non valida.

Spesometro 2017: firma con sigillo o smartcard

Tra le FAQ figurano anche nuove informazioni relative al sigillo e alla smartcard. L’Agenzia ha precisato che la funzione sigillo equivale alla firma digitale dell’utente autenticatosi sul portale Fatture e Corrispettivi. In questo caso la visualizzazione del file è riservata esclusivamente all’utente che ha sigillato il file.

Gli incaricati che operano sul portale possono visualizzare i file firmati con smartcard o certificati rilasciati alla società incaricante dall’Agenzia delle Entrate. Quest’ultima informa: “Per indicare la sua scelta, al momento della ricerca dei file, l’utente deve selezionare nella sezione Firmatario una delle due opzioni presentaste: ‘File firmati da me’ e ‘File firmati dal soggetto incaricante’”. Nel caso di incaricati titolari di partita IVA, questi ultimi possono visualizzare solo i file che hanno firmato con la smartcard personale, visto che non figurerà la sezione Firmatario.

Spesometro 2017: nuove sanzioni con la proroga?

Oltre ai vari problemi che ci sono stati e continuano a esserci sul portale, spicca anche il nodo sanzioni. Dopo la proroga al 16 ottobre, infatti, i commercialisti si chiedono se le sanzioni siano rientrate a regime. L’ultima comunicazione in merito da parte dell’Agenzia delle Entrate risale al 25 settembre 2017. Qui si affermava di valutare “la possibilità di non applicare le sanzioni per meri errori materiali e/o nel caso in cui l’adempimento sia stato effettuato dopo il 5 ottobre, ma entro i 15 giorni dall’originaria scadenza”.

Resta quindi legittimo il dubbio dei professionisti. Le sanzioni saranno ancora sospese oppure no? Il presidente del CNDCEC Massimo Miani ha denunciato il problema. “Il Governo continua a non esprimersi ufficialmente”. Sotto questo aspetto si attende un provvedimento. Che il viceministro dell’Economia Lugi Casero ha affermato ci sarà nella nuova legge di bilancio, finalizzato a disapplicare le sanzioni. Ancora però non ci sono notizie ufficiali in merito. E nemmeno le nuove FAQ dell’Agenzia delle Entrate hanno sciolto questo dubbio.

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L'autore: Daniele Sforza

Romano, classe 1985. Dal 2006 scrivo per riviste, per poi orientarmi sulla redazione di testi pubblicitari per siti aziendali. Quindi lavoro come redattore SEO per alcune testate online, specializzandomi in temi quali lavoro, previdenza e attualità.
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