Isee precompilato 2018: obbligatorio a settembre, come funziona

Pubblicato il 19 Ottobre 2017 alle 13:23 Autore: Daniele Sforza

Isee precompilato 2018: obbligatorio a settembre, come funziona.

L’Isee precompilato sarà obbligatorio a partire dal 1° settembre 2018. Dal prossimo anno, quindi, la presentazione della Dichiarazione Sostitutiva Unica ai fini Isee sarà usata tramite la modalità precompilata. La novità è presente nel decreto legislativo n. 147/2017, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 240 del 13 ottobre 2017. Il tema da ricercare è il seguente: Disposizioni per l’introduzione di una misura nazionale di contrasto alla povertà. Quindi si sta parlando di reddito di inclusione, che entrerà in vigore a partire dal 1° gennaio 2018. E che prenderà definitivamente il posto della Sia e dell’Asdi. Misure, queste ultime, le quali spariranno dalla circolazione.

Isee precompilato 2018: come funziona

Attraverso le informazioni che già possiedono, l’Inps e l’Agenzia delle Entrate saranno chiamate a compilare preventivamente la Dichiarazione Sostitutiva Unica. In questo modo il rischio di eventuali distrazioni dovrebbe essere ridotto al minimo. Le informazioni raccolte saranno prelevati dai dati dell’Anagrafe Tributaria e dal Catasto. Oltre che dai propri archivi e dalle informazioni legate al patrimonio immobiliare già comunicate in antecedenza. Per ciò che concerne la retribuzione dei singoli soggetti, invece, i dati saranno raccolti dalle comunicazioni dei datori di lavoro.

Una volta integrati i dati precompilati, la Dichiarazione Sostitutiva Unica sarà disponibile presso i servizi telematici dell’Inps. I soggetti potranno accedervi anche tramite il portale dell’Agenzia delle Entrate, mediante apposite modalità.

Isee e DSU: ultime novità

Ovviamente, una volta effettuata la precompilazione della Dichiarazione, i cittadini potranno verificarne la correttezza delle informazioni. E quindi accettarla. O, in caso di errori, modificarla. Le modifiche non potranno essere fatte per i trattamenti versati dall’Inps. E per le dichiarazioni fiscali comunicate anzitempo all’Agenzia. Le modifiche in tal senso saranno permesse solo in caso la dichiarazione dei redditi non sia stata ancora presentata. Ogni anno, i dati dei soggetti saranno aggiornati con riferimento alle comunicazioni dell’anno precedente.

Il calcolo dell’Isee servirà quindi per la richiesta del Reddito di Inclusione. Che, ricordiamo, entrerà in vigore a partire dal 1° gennaio 2018. Per fare richiesta del Rei, bisognerà avere un Isee che non superi i 3 mila euro annui. E un indice che non superi i 6 mila euro.

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L'autore: Daniele Sforza

Romano, classe 1985. Dal 2006 scrivo per riviste, per poi orientarmi sulla redazione di testi pubblicitari per siti aziendali. Quindi lavoro come redattore SEO per alcune testate online, specializzandomi in temi quali lavoro, previdenza e attualità.
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