Separazione personale dei coniugi | Diritto di Famiglia

Pubblicato il 20 Ottobre 2017 alle 12:06 Autore: Andrea Caccioppoli
Separazione personale coniugi, cos'è

Separazione personale dei coniugi | Diritto di Famiglia.

Il nostro ordinamento contempla la possibilità che una convivenza possa diventare difficile. Prevede, infatti, l’eventuale opportunità di ricorrere ad una separazione personale dei coniugi. Ai coniugi è lasciata un’ampia autonomia decisionale nella gestione della crisi coniugale. E questo sia dal punto di vista personale che patrimoniale. I coniugi possono convenire di sospendere la convivenza divenuta difficile o insostenibile in qualsiasi momento mediante la separazione. Questa può avvenire in diversi modi. E non sempre richiede necessariamente la presentazione di un apposito ricorso davanti al Tribunale. 

Separazione personale dei coniugi: cos’è?

La separazione personale dei coniugi è un istituto disciplinato dagli articoli 150 e seguenti del Codice Civile. Dal Codice di Procedura Civile. E da una serie di norme speciali. Occorre precisare che la separazione non pone fine al matrimonio. Né fa venir meno lo status giuridico di coniuge. Incide, invece, sui rapporti personali e patrimoniali tra marito e moglie. E tra genitori e figli. In particolare, incide sulle seguenti problematiche:

  • sullo scioglimento della comunione legale dei beni.
  • sul diritto all’assegno di mantenimento ed agli alimenti.
  • assegnazione della casa familiare.
  • sull’affidamento dei figli.
  • sulla cessazione degli obblighi di fedeltà e di coabitazione.

A differenza del divorzio, la separazione ha carattere transitorio. E l’eventuale riconciliazione dei coniugi può avvenire in qualsiasi momento. Infatti, la riconciliazione comporta la cessazione immediata degli effetti prodotti dalla stessa. Per rendere formale la riconciliazione, oltre all’accertamento giudiziario, è possibile per i coniugi anche recarsi al Comune di appartenenza per rilasciare un’apposita dichiarazione.

La separazione di fatto dei coniugi

Può accadere che i coniugi decidano di interrompere la convivenza senza formalità. Ponendo così in essere la cosiddetta separazione di fatto. In tal caso, marito e moglie possono decidere di continuare la convivenza presso la stessa abitazione o in dimore diverse. Di fatto, però, ognuno prosegue la propria vita senza interessamento verso l’altro. Pertanto, per procedere ad una separazione di fatto non è necessaria la presentazione di un apposito ricorso in Tribunale. Inoltre, la predetta separazione non produce effetti sul piano giuridico. Né tantomeno è sufficiente a far decorrere il termine per addivenire al divorzio.

Il comportamento tenuto dai coniugi durante il periodo di separazione ha comunque un’importanza fondamentale. In particolare, nel caso di successiva richiesta di separazione legale. Infatti, l’eventuale allontanamento di uno dei due coniugi dall’abitazione familiare o l’instaurazione di relazioni extra-coniugali potrebbero essere motivo di addebito della futura separazione.

(Articolo redatto grazie alla gentile collaborazione dell’Avv. Marta Mari del foro di Roma)

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L'autore: Andrea Caccioppoli