Alcol, sesso e trasgressioni: nella Bangkok dei vizi

Pubblicato il 13 Luglio 2014 alle 10:43 Autore: Antonio Scafati

Bangkok è una delle mete turistiche più gettonate al mondo. È una città che sta cambiando sull’onda di un impetuoso sviluppo economico, ma resta ancora un luogo dove antico e moderno stanno fianco a fianco, in un mix di templi e negozi alla moda. Eppure le mete preferiti degli stranieri restano quasi sempre i soliti posti: Soi Cowboy, Patpong, Nana Plaza, vale a dire i quartieri a luci rosse. Nell’immaginario di molti visitatori, Bangkok è ancora questo o soprattutto questo: la capitale del turismo sessuale a buon mercato.

Secondo le proiezioni pubblicate dal Wall Street Journal il numero di turisti che sceglieranno Bangkok quest’anno toccherà quota 16,4 milioni. Solo Londra farà meglio. Gli occidentali volano fino alla capitale thailandese molto spesso in gruppo: comitive di amici, parenti o colleghi che la scelgono per un addio al celibato o un compleanno, o per una vacanza sopra le righe.

Eppure Bangkok è una città capace di adattarsi a tutte le tasche e a tutti i gusti: grattacieli e vicoli, centri commerciali e mercatini, ristoranti lussuosissimi e bancarelle di cibo agli angoli delle strade. Anche la vita notturna sta diventando più sofisticata, tra musica e locali alla moda. Ma Soi Cowboy, Patpong e Nana Plaza attirano spesso di più.

Soi Cowboy

Soi Cowboy

La Cnn ha raccontato che un numero crescente di turisti si rivolge ad agenzie specializzate per evitare brutte sorprese: scelgono di essere accompagnati da una guida, evitando di spendere più del dovuto o di finire in pericolo. Al gusto dell’avventura nella capitale asiatica, in tanti preferiscono la fredda e docile pianificazione a tavolino: dove andare, quanto spendere, se dedicare tempo alla cucina locale e alle bellezze della città. Anche se, dicono gli organizzatori, alla fine la maggior parte dei turisti chiede sempre le stesse cose: donne e alcol. In città è sempre più diffuso il pub crawl: si salta da un locale all’altro, da uno spettacolo all’altro, da un bicchiere all’altro.

Un ruolo importante ha finito per giocarlo anche il cinema. La pellicola “Una notte da Leoni 2” (titolo originale: The Hangover Part II) è ambientata a Bangkok e ha scatenato la voglia di emulazione. A soddisfare questo desiderio ci pensa ad esempio il “Bangkok Hangover Tour”, nome non casuale per un giro turistico durante il quale è possibile farsi un tatuaggio lavabile maori sulla faccia, cenare e frequentare locali. “Vivi il meglio della vita notturna a Bangkok in sicurezza e senza problemi” si legge sul sito internet, “il tour coprirà le tre principali aree di Bangkok per la vita notturna: Soi Cowboy, Nana Plaza e Patpong. Visiterete i posti migliori, vedrete i migliori spettacoli dal vivo, ragazzi, ragazze e molto molto altro…”

Alcol, trasporto e guida: tutto con una sessantina di dollari. Dal 2011, anno di uscita di “Una notte da Leoni 2”, migliaia di turisti hanno acquistato il pacchetto. Tre volte su quattro si tratta di un maschio con una idea precisa sui divertimenti da inseguire.

L'autore: Antonio Scafati

Antonio Scafati è nato a Roma nel 1984. Dopo la gavetta presso alcune testate locali è approdato alla redazione Tg di RomaUno tv, la più importante emittente televisiva privata del Lazio, dove è rimasto per due anni e mezzo. Si è occupato per anni di paesi scandinavi: ha firmato articoli su diverse testate tra cui Area, L’Occidentale, Lettera43. È autore di “Rugby per non frequentanti”, guida multimediale edita da Il Menocchio. Ha coordinato la redazione Esteri di TermometroPolitico fino al dicembre 2014. Follow @antonio_scafati
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