Brics in Brasile, parte il vertice dei paesi emergenti

Pubblicato il 15 Luglio 2014 alle 09:34 Autore: Antonio Scafati

Cinque paesi che insieme fanno una fetta consistente dell’economia mondiale e che hanno l’ambizione di pesare sempre di più: Cina, Russia, Brasile, India e Sudafrica – conosciuti con l’acronimo Brics – si incontrati a Fortaleza, nello stato brasiliano del Ceará, per mettere in campo le strategie del futuro. Le novità non mancano.

La più importante riguarda il lancio di una loro versione della Banca Mondiale e che dovrebbe partire con l’equivalente di cento miliardi di dollari. L’istituto potrebbe chiamarsi “Banca del Nuovo Sviluppo”, ha scritto il New York Times, aggiungendo che anche altri paesi potrebbero unirsi.

Ma dove collocare la sede centrale di questa nuova banca? Doveva essere Shanghai, ma i cinque paesi sono arrivati a Fortaleza con qualche dubbio a riguardo. E non è un dettaglio. La volontà tra i paesi Brics sembra essere quella di impedire alla Cina di dominare il nuovo istituto finanziario così come gli Usa dominano l’attuale Banca Mondiale, hanno riferito alcuni diplomatici impegnati nelle trattative. La presidenza durerà cinque anni e ruoterà tra gli stati membri. Ancora non si sa chi sarà il primo a presiedere il nuovo istituto.

brics

Il messaggio è comunque chiaro: i cinque paesi emergenti vogliono sottolineare la loro frustrazione per la mancata partecipazione alle decisioni della Banca Mondiale e del Fondo Monetario Internazionale. I due istituti avranno anche un impatto politico, sostengono molti analisti, visto che potrebbe rappresentare una valida alternativa alle tradizionali istituzioni internazionali che hanno dominato la scena fino a oggi. Ma ci sono anche molti critici i quali pensano che alla fine questo strumento non basterà a dare più peso al gruppo.

Brasile, Cina, Sud Africa, India e Russia quest’anno cresceranno mediamente del 5,37 per cento, ha calcolato l’agenzia Bloomberg: la metà rispetto a sette anni fa. Il Brasile dovrebbe far segnare un +1,3 per cento, la Russia dovrebbe fermarsi allo 0,5. Ma da Mosca ci tengono a sottolineare che si tratta comunque di un ritmo complessivo di crescita superiore alla media mondiale e che il peso economico dei cinque paesi è in aumento. L’agenzia Nuova Cina – la più importante agenzia di stampa ufficiale di Pechino – ha sottolineato che i cinque paesi contribuiscono alla produzione mondiale con un sostanzioso 21 per cento.

Nel vertice dei cinque paesi Brics a Fortaleza saranno discussi anche una serie di accordi paralleli. Cina e Brasile dovrebbero ad esempio siglarne molti sul commercio, la finanza, le infrastrutture. Stessa storia tra Cina e India.

L'autore: Antonio Scafati

Antonio Scafati è nato a Roma nel 1984. Dopo la gavetta presso alcune testate locali è approdato alla redazione Tg di RomaUno tv, la più importante emittente televisiva privata del Lazio, dove è rimasto per due anni e mezzo. Si è occupato per anni di paesi scandinavi: ha firmato articoli su diverse testate tra cui Area, L’Occidentale, Lettera43. È autore di “Rugby per non frequentanti”, guida multimediale edita da Il Menocchio. Ha coordinato la redazione Esteri di TermometroPolitico fino al dicembre 2014. Follow @antonio_scafati
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