Cgia: “In 5 anni, -15% valore case, tasse quasi raddoppiate”

Pubblicato il 19 Luglio 2014 alle 18:07 Autore: Carmela Adinolfi
case tasse sulla casa

Crolla a picco il valore degli immobili, ma continuano ad aumentare tasse e imposte sulla casa. È la situazione fotografata da  un’analisi della Cgia di Mestre. Negli ultimi 5 anni in Italia la tassazione sul mattone è quasi raddoppiata, mentre il valore economico delle abitazioni è mediamente sceso del 15%. I dati medi nazionali, riporta l’ufficio studi della Cgia, fanno emergere che il valore di mercato di una casa di tipo civile (categoria catastale A2) è sceso del 15%,  nel periodo 2010-2014, da quasi 200.000 a poco meno di 170.000 euro. Paradossalmente, però, le imposte ordinarie come la Tasi e la Tares sono salite del 104% (da 300 a 611 euro). Perciò, denuncia la Cgia, l’incidenza delle imposte sul valore della casa è passata dall’1,5 per mille al 3,6 per mille: un incremento calcolabile intorno al 140%.

cgia mestre

Anche per le abitazioni economiche (categoria catastale A3) la contrazione del valore di mercato è stata in media del 15% (da quasi 174.500 a poco più di 148.30 euro), mentre l’aggravio fiscale è aumentato dell’88% (da 264 a 495 euro). In questa situazione, dunque, il peso delle imposte sul valore dell’immobile è salito dall’1,5 per mille al 3,3 per mille (+121%). Sempre nello stesso periodo, sottolinea la Cgia, l’inflazione è aumentata del 7,3%. “Tra il 2010 e il 2014 – spiega il segretario della Cgia, Giuseppe Bortolussi – abbiamo assistito ad un incremento spaventoso del prelievo fiscale sulle abitazioni e, parallelamente, a una drastica riduzione del valore di mercato delle stesse. Due fenomeni di segno opposto che hanno contribuito a ridurre la ricchezza degli italiani”. Per il numero uno della Cgia, il valore delle case ha subito un calo anche a causa del vertiginoso aumento della tassazione. “Chi possiede una casa o un capannone sta vivendo un incubo. Tra Imu, Tasi e Tari gli immobili sono sottoposti ad un carico fiscale ormai insopportabile”, spiega Bortolussi. Una situazione che si ripercuote negativamente anche sull’indotto legato al settore casa. A risentire della crisi del mattone gli artigiani del legno, gli specialisti nel settore degli impianti e tutte le imprese che  hanno chiuso o sono state costrette a drastiche riduzioni del personale dipendente.

Carmela Adinolfi

L'autore: Carmela Adinolfi

Classe '89. Una laurea triennale in comunicazione e una specializzazione in Semiotica all'Alma Mater Studiorum. Da Salerno a Perugia, passando per Bologna. Esperta in comunicazione politica, ha approfondito l'ascesa al potere di Matteo Renzi. Interessi: dal marketing alla comunicazione politica fino alle nuove forme di giornalismo digitale. Scrive per Termometro Politico e si allena per diventare giornalista.
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