Bersani: “Sulle riforme il Pd non dia l’ultima parola a Verdini”

Pubblicato il 22 Luglio 2014 alle 17:30 Autore: Daniele Errera

Il dialogo sì, ma fino ad un certo punto. A sottolinearlo è l’ex segretario del Partito Democratico e candidato premier alle elezioni politiche del 2013, Pier Luigi Bersani. Ospitato alle Feste de L’Unità di Imola e Cremona, l’ex Ministro dello Sviluppo Economico ha fatto sentire la sua voce circa gli accordi Pd-forze non governative. Non risparmiando alcune critiche.

bersani pd

Il pubblico che ha accolto Bersani è stato caldo come sempre nei suoi confronti, va detto. L’ex numero 1 dei dem è sempre stato apprezzato per aver cercato il dialogo tra più parti nel partito e nella coalizione. Difficile si mise la situazione quando dovette cercare forze esterne al centro sinistra, al fine di governare. “Un esecutivo tutti insieme, ma non con Bersani premier”, aveva tuonato l’allora segretario Pdl Angelino Alfano. Sull’incontro 5 Stelle – Bersani sappiamo tutti come è andato l’epilogo. Adesso, però, è l’ex segretario Pd a parlare: “che Berlusconi, dopo l’assoluzione, adesso si riaffacci come grande economista, lo trovo un po’ improbabile”. Poi sul patto del Nazareno, stretto tra Renzi e Berlusconi presso la sede nazionale del Pd, Bersani afferma come vada “bene discutere con tutti, se si parla di Costituzione e riforme”. Infine conclude criticando l’ex coordinatore nazionale del Pdl ed attuale senatore di Forza Italia, Denis Verdini: “che però ci si debba inchiodare dando l’ultima parola a Verdini, no! Non c’è nessuna ragione, né numerica né politica”.

Daniele Errera

L'autore: Daniele Errera

Nato a Roma classe 1989. Laureato in Scienze Politiche e Relazioni Internazionali con la tesi "Dal Pds al Pd: evoluzione dell'organizzazione interna". Appassionato di politica, ha ricoperto vari ruoli nel Partito Democratico e nei Giovani Democratici. E' attivo nell'associazionismo territoriale.
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