Cairo, ecco perché ha scaricato Tavecchio

Pubblicato il 31 Luglio 2014 alle 12:08 Autore: Calcio Finanza

E’ cominciato presso il Palazzo H del Coni l’incontro tra Demetrio Albertini, candidato alla presidenza della Figc, e il presidente del Comitato olimpico, Giovanni Malago‘ . Nel tardo pomeriggio il numero uno dello sport italiano, incontrera’ l’altro candidato, Carlo Tavecchio.

Mozione di sfiducia

“Carlo Tavecchio non e’ piu’ candidabile alla presidenza della Federcalcio”. Cosi’ il presidente del Torino Urbano Cairo, intervistato da Repubblica e la Stampa, torna sulla sua decisione di ritirare il suo appoggio a Tavecchio e propone di rivedere la governance della Figc. Tavecchio, dice al quotidiano torinese, “non lo appoggiamo piu’ perche’ la sua e’ diventata una candidatura controversa”.

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“Con questo non significa che passiamo sul fronte di Demetrio Albertini, vuol dire che dobbiamo rivedere l’intera governance del nostro pallone”. “Con l’attuale sistema – sottolinea Cairo – c’e’ la possibilita’ per la Lega Dilettanti e la Lega Pro di eleggersi presidente della Federcalcio a maggioranza: niente contro la politica adottata da queste due leghe, ma c’e’ anche, e soprattutto, un calcio espressione del mondo professionistico che non puo’ restare ai margini”. Spiega i motivi che avevano spinto la Lega Calcio, con 18 voti e due astenuti, a sostenere Tavecchio nella corsa federale: “C’era la necessita’ di dare un segnale. Per una volta ci sembrava giusto che la Lega Calcio si esprimesse compatta, o quasi”. Torna poi sull’ipotesi commissariamento: “Penso che il presidente del Coni Malago’ avrebbe lo spessore giusto per guidare il nostro mondo verso quelle riforme che non sono piu’ differibili”. Malago’, continua Cairo su Repubblica, “e’ un personaggio di spessore e puo’ riformare il mondo del calcio”. E al giornalista che gli chiede se la sua decisione sara’ condivisa dagli altri presidenti, risponde: “Non so”. “Le societa’ che in un primo momento erano con Albertini e che poi invece avevano votato con Tavecchio per dare compattezza alla Lega, adesso stanno tornando su idee di opposizione”.

In collaborazione con Calcio&Finanza