Stress Test fallito per 10 Banche USA

Pubblicato il 8 Maggio 2009 alle 06:09 Autore: Redazione
investitori in attesa delle mosse degli attori principal

Sul Sole24Ore compare un articolo estremamente interessante, che appare un po’ per gli addetti ai lavori, ma che con un minimo di spiegazioni tenteremo di farlo comprendere a tutti.

Stress Test fallito per 10 Banche USA

Molto sinteticamente il Sole scrive

Le dieci banche Usa che non hanno superato lo stress test

 

Ecco le dieci grandi banche americane che secondo lo stress test effettuato dalla Federal Reserve hanno bisogno di un rafforzamento patrimoniale. L’entità della ripatrimonializzazione è indicata in miliardi di dollari e si riferisce allo scenario peggiore. Nei documenti della Fed viene definita SCAP buffer, definito a sua volta come additional Tier 1 Common /contingent Common. In sostanza, capitale aggiuntivo o una sorta di cuscinetto per dare solidità patrimoniale a ciascun istituto e metterlo a riparo dalle potenziali perdite.

 

Bank of America 33,9
Wells Fargo & C. 13,7
GMAC LLC 11,5
Citigroup 5,5
Regions Financial Corporation 2,5
SunTrust Banks 2,2
KeyCorp 1,8
Morgan Stanley 1,8
Fifth Third Bancorp 1,1
PNC Financial Services Group 0,6

 

Cosa sono gli Stress Test?

Cerchiamo prima di comprendere che cosa sono ed a che cosa servono gli Stress Test (l’articolo del Sole ne da una succinta spiegazione qui):supponete di avere un elastico e volete stabilire quanto sia resistente. La prima cosa che fate è dunque tirarlo fintanto che si rompe. Vi sarà, a secondo del materiale con cui è costruito l’elastico, un parametro di torsione o di allungamento che vi permetterà di sapere a priori quanta forza dovrete imprimere affinchè otteniate un certo effetto (per es. rottura totale, o allungamento di una percentuale stabilita dall’esperimento). Le banche sono come degli elastici, il cui parametro di torsione o allungamento non è nient’altro che la possibilità di fallimento. Ecco dunque a cosa servono gli stress test: servono per stabilire quanto elastica sia la banca se sottoposta a dei “traumi” esterni. Un po’, se vogliamo usare un altro paragone, come i pupazzi che si usano per i test di scontro nelle case automobilistiche (crash test dummies si chiamano in gergo i pupazzetti).

Quali implicazioni hanno questi test sulle banche?

L’implicazione principale di tali test (ve ne sono di diversi tipi, tutti spiegati nel documento relativo della FED***) è quella di fornire, tramite parametri di ri-calibratura, accorgimenti alle politiche di liquidità delle banche in questione. Stabilito uno standard unico per un particolare test, le banche vengono sottoposte a simulazioni di rottura (solitamente con procedura Monte Carlo). Chi non passa il test riceve un warning dall’istituto che si occupa del test (la FED in questo caso) in cui viene stabilito il capitale di sicurezza da immettere nella banca per far fronte ad un’eventuale bancarotta. In pratica: la FED valuta quanto la banca XYZ riesca a resistere ad un certo contraccolpo finanziario: se passa la simulazione, la banca è statisticamente immune. Se invece perde del denaro, quello è il capitale di sicurezza da immettere nella banca per avere una certezza statistica che la banca non fallisca.

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L'autore: Redazione

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