Uno sguardo su Palermo: Parte seconda

Pubblicato il 25 Aprile 2012 alle 17:55 Autore: Andrea Iurato
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Palermo continua la sua cavalcata verso le amministrative del 6 e 7 Maggio anche se, in questi giorni, alcune cose hanno guastato il clima elettorale già parecchio teso.

L’ultima, in ordine di tempo, è stato l’arresto di Vincenzo Ganci, già consigliere di circoscrizione a Palermo per il PID e ora candidato al consiglio comunale nella lista “Amo Palermo” di Marianna Caronia.

Il consigliere è accusato di aver permesso che dei boss mafiosi di Misilmeri, un piccolo paese a pochi passi dal capoluogo, riuscissero ad eleggere il presidente di quel consiglio comunale, e che ora stessero tentando di avere un loro referente anche all’interno del comune di Palermo. Un’accusa gravissima, supportata anche da intercettazioni audio-visive, che oltre all’arresto hanno portato all’immediata esclusione dalla lista della Caronia.

Nonostante ciò le altre liste si preparano allo sprint finale: Massimo Costa ha ricevuto la visita del Segretario Nazionale del PDL Angelino Alfano, il quale ha affermato, ai giornalisti presenti all’incontro elettorale di Costa, i quali chiedevano come mai il PDL avesse candidato una persona nemmeno loro tesserata, che “ l’idea del PDL è di aggregare tutti i moderati del centro-destra. Massimo Costa è un moderato ed un ottimo candidato, quindi la scelta fatta è quella giusta”. Dichiarazioni che sembrano lontane anni luce da quelle degli ultimi anni,dove i partiti non solo decidevano a monte il candidato tra le loro fila ma  si mettevano d’accordo su quanto dovessero essere grandi i loghi dei partiti che appoggiavano la coalizione.

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Intanto Ferrandelli e Orlando continuano a scagliarsi l’uno contro l’altro, in un trito giro di valzer su chi sia più, o meno, di sinistra. Il vincitore delle primarie del PD attacca frontalmente il suo ex mentore dell’IDV dopo che Francesco Musotto, capogruppo all’Assemblea Regionale Siciliana dell’MPA, ha fatto dichiarazioni di sostegno proprio nei confronti di Orlando. Ricordiamo che lo stesso senatore Orlando, pochi giorni dopo la vittoria di Ferrandelli alle primarie, aveva attaccato il giovane candidato a sindaco accusandolo di ottenere il sostegno dell’MPA per tenere salda l’alleanza con il PD alla Regione. Il braccio destro di Di Pietro ovviamente smentisce e le dichiarazioni di Musotto hanno provocato qualche imbarazzo a Lombardo, ma il 6 e il 7 Maggio appaiono ancora troppo lontani per evitare altri colpi di scena.

Colpo di scena,ma non grazie a Lombardo,che si è avuto pochi giorni fa:  infatti Ferrandelli, durante un dibattito, è stato schiaffeggiato da uno storico esponente dei Radicali. Ulteriore riprova, se mai ce ne fosse stato bisogno, che il clima a Palermo, è sempre più incandescente.

Coloro che da tutta questa situazione potrebbero ottenere dei vantaggi, insperati fino a poche settimane fa, sembrerebbero proprio due outsider: Rossella Accardo candidata per il Movimento dei Forconi e Riccardo Nuti per il Movimento 5 stelle.

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