Perché “un partito della Costituzione” non basta per una nuova opposizione

Pubblicato il 31 Dicembre 2009 alle 09:30 Autore: Fabio Chiusi

Perché “un partito della Costituzione” non basta per una nuova opposizione

 

Perché "un partito della Costituzione" non basta per una nuova opposizione

Fa discutere la proposta contenuta nell’editoriale di Paolo Flores d’Arcais (Il Fatto Quotidiano, 29 dicembre) …

…di “dare vita a una nuova opposizione“.

Il direttore diMicromega chiede ad Antonio Di Pietro di assolvere al “compito improcrastinabile” disciogliere l’Italia dei Valori “dentro a un crogiuolo che veda co-protagonisti i movimenti della società civile, le lotte sindacali che si moltiplicano, le nuove generazioni “viola”, la cultura “azionista” e la scienza “illuminista””. Il tutto per contrastare il “regime berlusconiano”, retto sul “totalitarismo televisivo e la non-opposizione del Pd”: “ne va della salvezza, anzi della restaurazione, della stessa democrazia”.

L’obiettivo? Un “grande partito della Costituzione“, che rappresenterebbe a questo modo una opposizione “larghissima nel paese” ma assente in Parlamento. Una forza che, secondo Flores d’Arcais, “può già ora raccogliere un italiano su quattro, e in un domani non lontano ambire alla maggioranza“.

Sarebbe dunque questa l’alternativa a “dalemoni”, agli “inciucisti” e a un Partito Democratico che l’opposizione sembra saperla fare soltanto a se stesso (si pensi ad Arturo Parisi, che oggi rivela candidamente, in una lettera al Riformista e in una intervista alFatto Quotidiano, di pensare che Bersani non abbia una linea politica; per non parlare degli scontri Emiliano-Vendola in Puglia, delle spaccature sull’opportunità di dialogare col Pdl per le riforme e chi più ne ha ne metta).

Lascio volentieri l’ironia a Libero, che “teorizza” un governo Di Pietro con Marco Travaglio Copresidente del Consiglio (“al posto strategico che era di Gianni Letta”), e ministri Beatrice Borromeo alle Pari Opportunità (“non tanto per le competenze professionali quanto perché “Se Berlusconi ci aveva messo una gnocca, io no?””), Gioacchino Genchi alla Giustizia (entrato a palazzo Chigi “alla ricerca di una toilette; s’infilò, per sbaglio, nell’ufficio del Presidente del Consiglio, e ne uscì, venti minuti dopo, Guardasigilli”) eHomer Simpson alla Semplificazione normativa. Nome del partito: “Forca Italia“.

(per continuare la lettura cliccare su “2”)

Per commentare su questo argomento clicca qui!