Il Supermartedì repubblicano

Pubblicato il 6 Giugno 2010 alle 19:51 Autore: Andrea Mollica
primarie repubblicani

Martedì 8 giugno 11 Stati svolgeranno elezioni primarie. La tornata elettorale più corposa del ciclo di consultazioni primarie che si chiuderà a settembre, o ad ottobre con gli eventuali ballottaggi in Louisiana. Le sfide più significative avvengono in casa repubblicana, anche se c’è grande attesa tra i liberal per il secondo turno dell’Arkansas, dove i progressisti provano a sconfiggere la senatrice moderata Blanche Lincoln. Nella maggior parte degli Stati ci sono sfide competitive per le elezioni statali, arricchite da rivelazioni piccanti come nel caso delle primarie repubblicane per il governatore della South Carolina.

CALIFORNIA

La California è uno Stato attualmente in crisi profonda. La disoccupazione ha colpito duro l’economia più importante degli Usa, e le casse statali sono ormai dissanguate. Una situazione così negativa ha portato il governatore Schwarzenegger ad avere una disapprovazione record. I democratici hanno così la possibilità di riconquistare la premiership statale più importante, in una tornata elettorale che si annuncia negativa. Il candidato strafavorito delle primarie, vista l’assenza di campagne competitive, è Jerry Brown. L’attuale Attorney General è stato il governatore più giovane nella storia dello California, e dopo più di 30 anni potrebbe ritornare a Sacramento. In casa Gop si è registrato un sanguinoso scontro tra l’ex Ceo di Ebay, Meg Whitman, e Steve Poizner, un alto funzionario statale. Visto il vantaggio finanziario, la sfida a Brown dovrebbe essere ad appannaggio della Whitman, che parte però sfavorita. Molte più preoccupazioni per i democratici arrivano dalla sfida per il seggio senatoriale di Barbara Boxer, che rappresenta la California da quasi 20 anni ma che gode attualmente di scarsa popolarità. La senatrice Boxer sarà sfidata alle primarie da uno dei blogger più noti a livello americano, Mickey Kaus, che scrive da anni su Slate. Se il voto di martedì non preoccupa la quasi settantenne 70 anni, le preoccupazioni per novembre sono molto più alte. Il suo attuale tasso di approvazione è inferiore al 50%, un valore molto preoccupante per un incumbent democratica in uno degli Stati più liberal d’America. Tra i repubblicani la contesa per la candidatura è stata molto vigorosa, con lo scontro tra l’ex rappresentante Tom Campbell e la ex Ceo della Hewlett – Packard Carly Fiorina. Come per le primarie per la carica di governatore i favori della vigilia spettano a chi ha il maggior denaro, e Fiorina sembra aver dissanguato le casse del suo avversario. Nei sondaggi Campbell, politico dalle posizioni più moderate, sembrava aver qualcosa in più contro la Boxer, ma è ormai molto probabile una sfida al femminile.

NEVADA

Nello Stato di Las Vegas, confinante con il gigante californiana, i repubblicani hanno la possibilità di sconfiggere Harry Reid, che è il leader di maggioranza al Senato. L’incarico è uno dei più prestigiosi e influenti a livello nazionale. Il democratico Reid rappresenta il Nevada da ormai più di 20 anni alla Camera Alta statunitense, e da prima che l’Amministrazione Obama entrasse in crisi di popolarità aveva visto scendere pericolosamente il suo apprezzamento. Dato per sicuro sconfitto per molti mesi, Reid è risalito negli ultimi sondaggi, grazie anche al massiccio vantaggio finanziario che ha sulla concorrenza, divisa in una lunghissima ed estenuante campagna per le primarie. In casa repubblicana la sfida è stata appassionante ed equilibrata per molti mesi, e manca un chiaro favorito della vigilia. Per qualche mese il frontrunner era stata Sue Lowden, presidente del Gop del Nevada, che è però caduta in qualche gaffes. La più clamorosa, che ha avuto un’eco anche a livello nazionale, è stata la sua proposta di introdurre il baratto per ridurre i costi dei pagamenti sanitari. Negli ultimi sondaggi il primo posto spetta a Sharron Angle, che è la candidata appoggiata dal Tea Party. Il candidato più forte nella sfida con Reid sarebbe Danny Tarnakian, il figlio di un popolare allenatore di basketball, ma non è mai riuscito ad imporsi nella sfida repubblicana. Le primarie repubblicane daranno il via definitivo ad una delle sfide più seguite nelle midterm 2010.

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