Quanto in realtà sta guadagnando il PDL nei sondaggi? Almeno 1% in meno.

Pubblicato il 29 Novembre 2009 alle 18:42 Autore: Redazione

Quanto in realtà sta guadagnando il PDL nei sondaggi? Almeno 1% in meno.

 

Secondo gli ultimi sondaggi, il PDL starebbe guadagnando rispetto alle elezioni europee 2009 da un minimo di 2,74 punti (Digis 05/09) ad un massimo di 4,74 punti (Digis 19/10), con una media di 3,54 punti.

Tuttavia, come tutti sanno, le elezioni europee 2009 sono state fortemente influenzate dal calo di affluenza generale, in particolare in due regioni, Sardegna e Sicilia. 40,93% di affluenza in Sardegna e 49,17% in Sicilia, contro il 65,05% (se consideriamo anche il voto estero) oppure 66,46% (se consideriamo la sola Italia). Differenze di -24,12% e -15,88% nel primo caso e -25,53% e -17,29% nel secondo caso. Riteniamo che questo calo sia dovuto a circostanze esterne al voto nazionale e quindi i voti persi dal PDL siano da considerarsi non persi del tutto, ma soltanto “congelati” per le sole elezioni europee. Per questo motivo il dato del PDL nei sondaggi non deve essere pedestremente riferito alla percentuale delle europee, 35,26%, ma ad una percentuale diversa, più alta. La nostra valutazione attesta il PDL ad un dato reale riferito alle elezioni europee di almeno 36,23%. Quindi un punto più alto rispetto alla percentuale presa a Giugno 2009.

Mostreremo quindi come il PDL stia guadagnando non il 3,54%, ma in realtà almeno un punto in meno, ovvero non più del 2,5%.

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Il PDL è stato il partito che ha subito maggiormente il calo di affluenza in queste due regioni, poiché ha avuto un calo di voti pari a circa il 50%, -51,32% in Sardegna e -47,43% in Sicilia. I motivi di questo calo possono essere molteplici, ma a livello prettamente politico possiamo certamente includere la questione del mancato G8 alla Maddalena per quanto riguarda la Sardegna, e la questione tutta interna al PDL siciliano, tra la corrente Alfano-Schifani e quella di Miccichè. Anche l’UDC ha subito in Sicilia un calo consistente di preferenze, ma in proporzione alla perdita del PDL non avrebbe avuto grosse ricadute sul voto nazionale. Tutti gli altri partiti hanno perso o guadagnato entro le medie globali.

Chiediamoci ora: se in Sardegna e Sicilia vi fosse stato un calo di affluenza in linea con la tendenza italiana in prima istanza e con la tendenza delle regioni meridionali in seconda, quanto sarebbe cambiata la percentuale del PDL a livello nazionale?

Osserviamo prima di tutto i dati regionali in merito allo scarto di voti e percentuale per il PDL tra il 2008 e 2009, e lo scarto di affluenza tra gli stessi anni. Escludiamo la Valle d’Aosta poiché in questa regione i movimenti politici sono altamente localizzati e non indicativi a livello nazionale. Tutti gli scarti sono da considerarsi percentuali, da moltiplicarsi X100.

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