L’onda rosa è arrivata

Pubblicato il 22 Giugno 2012 alle 11:21 Autore: Matteo Patané
onda rossa

L’onda rosa è arrivata

 

Alla fine, l’onda rosa c’è stata, sia pure in misura leggermente inferiore alle attese. La gauche vince nettamente il secondo turno delle elezioni legislative francesi, tenutosi il 17 giugno, e consente al nuovo presidente François Hollande di evitare le insidie di una logorante coabitazione con un governo di un colore differente.

Con 343 parlamentari in suo appoggio (10 del FG, 280 del PS, 12 del RDG, 17 del VEC, 2 del REG e 22 indipendenti di sinistra), Hollande supera ampiamente la maggioranza prevista di 289 seggi necessaria per il controllo dell’Assemblea Nazionale. Si tratta di una maggioranza simile a quella su cui poteva contare il suo predecessore Sarkozy nella legislatura 2007 – 2011, composta da 342 elementi; inoltre, si tratta della più ampia maggioranza mai conquistata dalla sinistra francese nel corso della V Repubblica.

Risultati delle elezioni legislative francesi
2007 – 2012

Come si evince dal report dei risultati 2007 e 2012, il numero di cittadini chiamati a votare al secondo turno del 2012 era nettamente maggiore rispetto al 2007, segno del minor numero di elezioni dirette intercorse in questo appuntamento elettorale: la conclamata debolezza dell’UMP ed il travaso di voti verso il FN da un lato, e la maggior forza del PS dall’altro hanno spesso dato origine a strutture tripolari – sia pure di diversa forza tra loro a seconda delle circoscrizioni – spesso in grado di impedire ad un qualsiasi candidato il raggiungimento della maggioranza assoluta dei voti.

onda rossa

Il differente numero di iscritti al voto tra il 2007 ed il 2012 e naturalmente il differente numero di scontri che richiedono il ballottaggio rende inutile il confronto sul numero dei votanti ai due ballottaggi riportati in tabella; tuttavia ha particolare valore il dato dell’affluenza percentuale alle urne, che conferma e anzi accentua il calo rispetto al 2007 già evidenziato al primo turno.
Se nel 2007 l’affluenza era rimasta praticamente immutata tra primo e secondo turno (appena un -0,44%), in questa tornata elettorale il calo è stato molto più sensibile: -1,83%. Le differenze tra 2012 e 2007 passano quindi da un -3,19% del primo turno ad un -4,58% del ballottaggio, e questo malgrado un più elevato numero di scontri triangolari e in generale battaglie più aperte rispetto al 2007, quando l’UMP staccava nettamente tutte le altre formazioni.
Il calo dell’affluenza, confermato anche da indagini geografiche in tal senso, riguarda una maggiore impermeabilità tra i partiti francesi rispetto al 2007, soprattutto a destra: la progressiva disillusione verso l’UMP ed il relativo passaggio al FN ha fatto sì che al centrodestra francese venisse meno una parte di quel flusso di ritorno di cui poteva godere da destra nel caso di scontri a due con candidati di sinistra. Si tratta di un’evoluzione, per quanto al momento di piccola entità, che se fosse confermata da rilevazioni future segnerebbe veramente una svolta nello scacchiere politico d’oltralpe.

Mappa elettorale delle elezioni legislative 2012

Lo spostamento dell’asse politico francese verso sinistra è evidente: l’UMP passa da 313 seggi a 194, perdendo il 38% del proprio potere parlamentare. Dal punto di vista geografico l’UMP conserva le proprie roccaforti della Costa Azzurra, del centro-nord e dell’Alsazia-Lorena, ma mostra un arretramento generalizzato su tutto il territorio nazionale in favore delle forze di centrosinistra.

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L'autore: Matteo Patané

Nato nel 1982 ad Acqui Terme (AL), ha vissuto a Nizza Monferrato (AT) fino ai diciotto anni, quando si è trasferito a Torino per frequentare il Politecnico. Laureato nel 2007 in Ingegneria Telematica lavora a Torino come consulente informatico. Tra i suoi hobby spiccano il ciclismo e la lettura, oltre naturalmente all'analisi politica. Il suo blog personale è Città democratica.
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