Dati AGCom giugno 2012

Pubblicato il 20 Luglio 2012 alle 21:40 Autore: Matteo Patané

Che il mondo televisivo e dell’informazione assomigli sempre di più ad uno specchio in cui la politica si rimira senza avere più una reale corrispondenza nella vita di tutti i giorni è una sensazione ormai comune nella vita quotidiana, eppure anche i numeri dei dati AGCom iniziano a confermare questo sospetto, questa sensazione di scollamento tra società civile e politica che già pervade altri aspetti della vita dello Stato.

Leggendo infatti i dati AGCom di giugno 2012, pare difficile credere che negli ultimi anni il Paese abbia attraversato una crisi finanziaria ed economica di portata storica, un cambio di governo, che alcuni partiti si siano letteralmente sgretolati sotto il peso di inhieste giudiziarie e altri si siano ora affermando come astri nascenti della costellazione politica del Paese.
Osservando i dati presentati, in effetti, non si notano differenze sostanziali da quanto l’AGCom registrava durante il Governo Berlusconi IV, quando le parole crisi, Belsito o Grillo avevano ben altri significati rispetto agli attuali.
Il mese ha visto un totale di 278 ore circa di informazione politica, un valore che anche se è ben lontano dal record del mese precedente di 290 ore, è pur sempre piuttosto elevato.

Dati AGCom giugno 2012

Il primo dato rilevante nell’analisi dei valori riportati dall’AGCom è la correzione di una grave mancanza del mese precedente: appare infatti a pieno titolo il dato del MoVimento 5 Stelle, non più annegato nella voce generalista “altri”. Questa informazione finalmente disponibile non solo consente di effettuare analisi maggiormente complete ed approfondite, ma anche di vedere sotto una luce più corretta i dati – effettivamente sensazionali – attribuiti al MoVimento 5 Stelle il mese precedente.
Come emerge infatti dai dati, la formazione grillina costituisce una percentuale piuttosto piccola rispetto alla voce “altri”, indicativamente un quinto. Aver attribuito nel corso del mese di maggio la quasi totalità del tempo di questa categoria al M5S si rivela quindi essere un conteggio errato, assieme alle conclusioni ad esso associate: Grillo e la sua formazione restano di fatto ai margini della scena telegiornalistica nazionale.

Tra gli altri dati salienti del mese spicca il balzo in avanti del PdL, che agitato dai primi rumor di un ritorno in campo di Silvio Berlusconi, schizza in tempo televisivo ben più di quanto faccia nei sondaggi. A livello generale si assiste ad una sorta di scrematura del tempo televisivo, che torna ad accentrarsi nelle mani dei pochi grandi azionisti a discapito delle formazioni minori: con la sola eccezione del Governo, in lievissimo calo, tutte le formazioni principali sono in netta ascesa; oltre al già citato PdL risultano infatti in aumento il PD, il Presidente della Repubblica ed il Presidente del Consiglio.

Dati AGCom giugno 2012 aggregati per
Istituzioni – Maggioranza – Opposizione

 

Dati AGCom 2012 aggregati per
Istituzioni – Maggioranza – Opposizione

L’analisi dei dati relativi alla suddivisione per istituzioni, maggioranza e opposizione disegna in realtà un andamento piuttosto simile al mese precedente, ed evidenzia un trend di ritorno alla “normalità” dopo l’esplosione dello scandalo leghista. Come evidenzia la tabella con l’andamento storico del 2012, infatti, si assiste ad una quota costante di tempo televisivo in mano alle istituzioni di alcuni punti al di sopra della maggioranza assolulta, mentre l’opposizione continua a perdere punti a favore della maggioranza dopo l’esplosione del caso Belsito e il relativo spostamento dell’equilibrio.

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L'autore: Matteo Patané

Nato nel 1982 ad Acqui Terme (AL), ha vissuto a Nizza Monferrato (AT) fino ai diciotto anni, quando si è trasferito a Torino per frequentare il Politecnico. Laureato nel 2007 in Ingegneria Telematica lavora a Torino come consulente informatico. Tra i suoi hobby spiccano il ciclismo e la lettura, oltre naturalmente all'analisi politica. Il suo blog personale è Città democratica.
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