Il Pianeta dei Venti e il sogno americano

Pubblicato il 3 Ottobre 2012 alle 14:12 Autore: Matteo Patané
libro il pianeta dei venti

Il Pianeta dei Venti e il sogno americano

 

DISCLAIMER: nell’articolo che segue sono presenti dettagli della trama del romanzo WINDHAVEN (1981), di George R. R. Martin e Lisa Tuttle

George R. R. Martin è probabilmente lo scrittore fantasy contemporaneo più celebre e conosciuto al mondo: lo strepitoso successo della saga epica A Song Of Ice And Fire e la serie TV che ne è stata tratta e che ha visto le prime due stagioni conoscere un successo trionfale hanno letteralmente catapultato lo scrittore americano nell’olimpo dei grandi della letteratura.

Proprio a causa di questa travolgente ascesa le case editrici di tutti i Paesi del mondo stanno lentamente acquisendo i diritti delle opere meno recenti dello scrittore di Bayonne; l’Italia non fa naturalmente eccezione e proprio nelle ultime settimane la Mondadori – che già detiene i diritti per le altre opere di Martin – ha pubblicato Il Pianeta dei Venti (titolo originale Windhaven), romanzo del 1981 scritto in collaborazione con Lisa Tuttle. Non si tratta in realtà della prima pubblicazione italiana: già nel 1983 la Editrice Nord si era cimentata nella pubblicazione di questo romanzo, ma sarà sicuramente grazie alla nuova edizione della Mondadori, forte del successo delle altre opere dell’autore, che porterà l’opera al grande pubblico nel nostro Paese.

Martin, è noto, è un fervente liberal e convinto elettore democratico. Nelle sue opere non è difficile trovare riferimenti più o meno diretti alle sue convinzioni politiche, ma ne Il Pianeta dei Venti emerge in maniera estremamente esplicita il tema del sogno americano, il sogno americano di un elettore democratico alla fine degli anni ’70 ma senza alcun dubbio un sogno americano che in questo periodo di campagna elettorale torna più vivo e più attuale che mai.

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L’ambientazione del romanzo è una sorta di medioevo fantascientifico: in un futuro remoto una nave spaziale precipita rovinosamente sul Pianeta dei Venti, un luogo inospitale quasi interamente sommerso dalll’oceano, da cui emergono pochi sparuti arcipelaghi abitabili; un mare perennemente in tempesta e abitato da creature mostruose rende difficili le comunicazioni tra le varie isole, che si ritrovano quindi ad essere nelle mani dei volatori; grazie alle ali, strumenti meccanici ricavati dai resti della nave spaziale, i volatori riescono ad effettuare una sorta di volo planato che consente loro di potersi spostare piuttosto agevolmente da un’isola all’altra.

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L'autore: Matteo Patané

Nato nel 1982 ad Acqui Terme (AL), ha vissuto a Nizza Monferrato (AT) fino ai diciotto anni, quando si è trasferito a Torino per frequentare il Politecnico. Laureato nel 2007 in Ingegneria Telematica lavora a Torino come consulente informatico. Tra i suoi hobby spiccano il ciclismo e la lettura, oltre naturalmente all'analisi politica. Il suo blog personale è Città democratica.
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