Primarie, un passo falso?

Pubblicato il 9 Novembre 2012 alle 10:11 Autore: Matteo Patané
primarie

Da domenica 4 novembre si è aperta ufficialmente la corsa alle primarie del centrosinistra, da cui dovrebbe scaturire il candidato alla Presidenza del Consiglio di una coalizione progressista che ad oggi comprende PD, SEL e PSI.

Sono cinque i candidati che si confronteranno in questa tornata elettorale: Pierluigi Bersani, segretario del Partito Democratico, Bruno Tabacci, assessore al bilancio del Comune di Milano, Laura Puppato, consigliere della Regione Veneto, Nicola Vendola, Presidente della Regione Puglia e Presidente di Sinistra Ecologia Libertà, e infine Matteo Renzi, sindaco del Comune di Firenze.

 

Le primarie non sono certamente una novità nel centrosinistra italiano, e dal 2005 ad oggi sono stati numerosissimi gli appuntamenti, a livello locale e nazionale, in cui sono state utilizzate come strumento per l’individuazione di un candidato o direttamente per l’elezione a cariche di partito.
Queste particolari primarie, tuttavia, si differenziano da tutte le precedenti per le numerose novità apportate alle modalità di espressione del voto, che così tante polemiche hanno suscitato nelle ultime settimane.

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Come riportato nel sito ufficiale delle primarie 2012, ed in particolare nelle sezioni “come si vota” e “regolamento“, questa volta non sarà sufficiente recarsi alle urne il giorno stabilito e apporre la propria preferenza, ma sarà necessaria una fase precedente di iscrizione ad una sorta di albo elettorale, una pre-registrazione solo attraverso la quale si potrà poi votare realmente.
Come descritto nel portale, la registrazione potrà avvenire negli uffici elettorali preposti oppure direttamente on-line nella sezione dedicata del sito fino al 25 novembre, giorno stesso delle elezioni.

Agli interessati viene richiesto nome, cognome, data di nascita e i dati di residenza dalla regione fino alla sezione elettorale di appartenenza, oltre – ma è facoltativo – all’indirizzo mail e al numero di telefono. Verrà rilsciato quindi un foglio da portare poi al seggio al momento del voto; in caso di registrazione on-line lo stesso foglio verrà fornito in formato pdf.
In realtà, grazie alla possibilità di registrarsi on-line, questa fase supplementare non porta via più di un paio di minuti, ma costituisce un impegno anche gravoso per chi non è a conoscenza o comunque non è in grado di sfruttare una simile possibilità.
Di certo avrà impatti negativi anche rilevanti sull‘affluenza, che per le elezioni primarie è un parametro forse altrettanto importante del nome del vincitore.

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L'autore: Matteo Patané

Nato nel 1982 ad Acqui Terme (AL), ha vissuto a Nizza Monferrato (AT) fino ai diciotto anni, quando si è trasferito a Torino per frequentare il Politecnico. Laureato nel 2007 in Ingegneria Telematica lavora a Torino come consulente informatico. Tra i suoi hobby spiccano il ciclismo e la lettura, oltre naturalmente all'analisi politica. Il suo blog personale è Città democratica.
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