Il nuovo volto di Berlusconi

Pubblicato il 7 Febbraio 2011 alle 21:58 Autore: Matteo Patané
Berlusconi

In data 28 gennaio 2011 Berlusconi ha inviato un videomessaggio ai Promotori della Libertà, il terzo in circa due settimane.

Quest’ultimo comunicato si pone ad un livello tuttavia ben differente rispetto ai precedenti. Mentre infatti in passato l’oggetto dei comunicati del Presidente del Consiglio erano principalmente i magistrati di Milano, per vie delle inchieste che lo vedono coinvolto, in quest’ultima uscita la discussione appare maggiormente orientata all’aspetto politico, avallando le ipotesi che vedono Berlusconi all’alba di una nuova, forse definitiva, campagna elettorale.

berlusconi

La scelta del mezzo è chiara: il videomessaggio non si presta alle domande, non offre contradditorio, e al tempo stesso consente di creare uno scenario artificioso mirato, in cui ogni elemento del contesto diventa parte del messaggio. Lo strumento consente di esaltare il carisma dell’oratore più che la sua capacità dialettica, e in questo costituisce il mezzo ideale di comunicazione per Berlusconi.

Nel caso specifico, sono immediate le analogie sceniche con il messaggio di fine anno del Presidente della Repubblica, ancora fresco nella memoria di molti Italiani. La scrivania, la bandiera, la postura, e non ultimo il poco tempo passato dal comunicato di Napolitano contribuiscono a generare un senso di affinità tra i due personaggi. Naturalmente non si tratta di un caso, ma di uno studio ben preciso volto a costruire l’ennesima identità del personaggio Berlusconi, quella dello statista che rivendica i suoi successi politici. Già dall’immagine è possibile tentare di capire in che modo il Cavaliere potrebbe tentare di condurre le sue future battaglie elettorali: impossibilitato a presentarsi come “il nuovo” nell’agone politico, tenterà invece di apparire come “l’usato garantito”, come un navigato servitore dello Stato i cui successi passati diventano la chiave per domandare ancora una volta la fiducia dei cittadini.

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L'autore: Matteo Patané

Nato nel 1982 ad Acqui Terme (AL), ha vissuto a Nizza Monferrato (AT) fino ai diciotto anni, quando si è trasferito a Torino per frequentare il Politecnico. Laureato nel 2007 in Ingegneria Telematica lavora a Torino come consulente informatico. Tra i suoi hobby spiccano il ciclismo e la lettura, oltre naturalmente all'analisi politica. Il suo blog personale è Città democratica.
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